Impennata di contagi a Latina, scatta il mini lockdown: locali chiusi a mezzanotte e smart working
+155% dei casi nella provincia di Latina a partire dal 4 ottobre. 29 oggi i casi segnalati dalla Asl, di cui due di rientro dalla Lombardia. Un incremento che ha preoccupato le autorità sanitarie e che ha quindi fatto scattare nuove misure di contenimento che entreranno in vigore dalla mezzanotte di oggi. Al momento l'ordinanza è valida per due settimane. Un mini lockdown, che incentiva lo smart working e prevede il divieto di assembramento davanti scuole, luoghi e uffici pubblici, e un numero massimo di quattro persone al tavolo nei pub, bar e ristoranti.
L'ordinanza nel dettaglio
Nel dettaglio l'ordinanza prevede:
- massimo venti persone alle feste private, anche successive alle cerimonie religiose. Quest'ultime continueranno a essere regolate con i provvedimenti ancora in vigore. Tutti i partecipanti dovranno essere registrati
- massimo quattro persone a tavolo in ristoranti e nei locali di somministrazione alimenti e bevande. Gli ospiti dovranno essere distanziati di un metro tra loro
- chiusura anticipata dei pub, bar e ristoranti alle ore 24
- obbligo di esposizione, all'ingresso degli esercizi commerciali e degli uffici aperti al pubblico, di un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, in rapporto alle dimensioni dei locali e nel rispetto del distanziamento sociale
- divieto di assembramento nelle aree antistanti l’accesso di scuole, banche, uffici postali e altri uffici pubblici oltre che nei luoghi pubblici (piazze, parchi, spiagge, ecc…)
- divieto di accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per visite a parenti o amici ricoverati ovvero accesso regolamentato, ma solo "in casi eccezionali e all'esito di autorizzazione scritta da parte del responsabile sanitario della struttura di ricovero"
- stretta sul numero di persone che possono frequentare contemporaneamente palestre, scuole di ballo e attività sportive nei luoghi chiusi. Bisognerà inoltre affiggere cartelli che riportano il numero di persone che possono essere presenti nello stesso momento. L'attività di sorveglianza è a carico dell'esercente
- deve essere favorito lo smart working
D'Amato: "Troppi casi, misure necessarie"
"L’ordinanza del Presidente è una misura necessaria per contenere i numeri del virus che nell'ultima settimana hanno fatto registrare un aumento considerevole in rapporto alla popolazione residente – ha dichiarato in una nota l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato – Le misure richieste dalla Asl e contenute nell'ordinanza sono destinate a garantire il contingentamento e il distanziamento sociale al fine di prevenire un ulteriore aumento dei casi. Confidiamo in uno spirito di collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati e nell'attivazione degli opportuni controlli da parte delle Istituzioni preposte. È indispensabile, in questa fase, rispettare queste regole che non vogliono minimamente essere punitive, ma di prevenzione per evitare ulteriori e più gravose limitazioni sull'intera provincia".