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Immobile e l’incidente contro il tram, nominato il consulente che dovrà fare chiarezza sulla dinamica

Al via l’incidente probatorio il prossimo 18 settembre. Chiamato come perito l’ingegnere Mario Scipione, che si è già occupato dell’incidente a corso Francia in cui morirono Gaia Romagnoli e Camilla Von Freymann e quello sulla Colombo in cui perse la vita Francesco Valdiserri.
A cura di Beatrice Tominic
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Ciro Immobile
Ciro Immobile

È attesa per metà settembre la superperizia che dovrà fare chiarezza su quanto accaduto la mattina del 16 aprile scorso in piazza delle Cinque Giornata, all'altezza del ponte Matteotti, dove il suv dell'attaccante della Lazio Ciro Immobile e un tram di Atac si sono scontrati. La decisione era già stata presa a metà agosto.

Come scritto da il Corriere della Sera, il gip ha accolto la richiesta d'incidente probatorio della Procura e ha chiamato ad occuparsi della ricostruzione della dinamica dell'incidente l'ingegnere Mario Scipione, che ha già rivestito lo stesso ruolo in due tragici incidenti della cronaca romana: quello a Corso Francia nel dicembre del 2019, in cui morirono Gaia e Camilla e quello dello scorso ottobre, all'Eur, in cui perse la vita Francesco Valdiserri.

L'incidente fra suv e tram

L'inizio dell'incidente probatorio è previsto per il prossimo 18 settembre: nonostante dall'incidente, in cui rimasero feriti alcuni passeggeri del tram oltre ad Immobile, le sue figlie e l'autista del tram, siano passati già cinque mesi, sono ancora diverse le questioni da chiarire. Sia Immobile che il tram, che si sono denunciati a vicenda, risultano indagati.

Non si sa ancora chi, fra l'autista del tram e il calciatore, non abbia rispettato il semaforo rosso. L'incidente è avvenuto in prossimità di un incrocio: secondo alcuni la responsabilità sarebbe da assegnare alla posizione di uno degli stessi semafori coinvolti, collocati in un punto in cui spesso si verificano incidente simili, che potrebbero portare gli automobilisti a confondersi.

Il semaforo: secondo alcuni non funzionava

Oltre a trovarsi in un punto che può portare alla confusione gli automobilisti, c'è chi sostiene che il semaforo possa essere mal funzionante, forse a causa di una mancata sincronizzazione tra i due impianti: in questo caso la responsabilità di quanto accaduto, ricadrebbe sul comune di Roma. Come più volte sottolineato dai vigili urbani, però, il dispositivo funziona come dovrebbe. Fuori uso, invece, la videocamera che si trova sull'impianto senza la quale è impossibile risalire alle immagini dello scontro.

La velocità del suv

Un'altra domanda senza risposta è quella sulla velocità a cui stava procedendo il suv al momento dell'incidente. Secondo il consulente del tramviere, il suv di Immobile viaggiava intorno ai 70 chilometri orariin un punto, quello dove è avvenuto lo schianto, dove il limite è di cinquanta. Tramite il suo avvocato, Erdis Doraci, Immobile ha fatto sapere che, invece, avrebbe i limiti di sicurezza: anche in questo caso, spetterà al perito fare chiarezza.

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