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Il vigile Daniele Virgili investito sulla Tiburtina a una collega: “Voglio tornare al lavoro in strada”

“Voglio tornare a lavorare con voi in strada”, è quanto dichiarato ad una collega da Daniele Virgili, il vigile travolto da un carabiniere sulla Tiburtina.
A cura di Beatrice Tominic
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Il luogo del terribile incidente sulla Tiburtina e Daniele Virgili, il vigile rimasto ferito.
Il luogo del terribile incidente sulla Tiburtina e Daniele Virgili, il vigile rimasto ferito.

Sta meglio Daniele Virgili, in vigile urbano travolto e rimasto gravemente ferito sulla Tiburtina dopo essere stato investito da un carabiniere mentre stava facendo i rilievi per un incidente. Con decorso post traumatico regolare ed esente da complicazioni, dopo l'amputazione di una gamba è ancora in prognosi riservata, come comunicato dall'ospedale San Camillo, è riuscito a parlare con fratello, genitori e colleghi. È proprio una di questi ultimi che ha fatto sapere l'intenzione del venticinquenne di tornare presto a lavorare in strada. Nel frattempo avrebbe già chiesto quali provvedimenti sono stati presi nei confronti della persona che lo ha investito: ancora non sa che si tratta di un militare.

Daniele Virgili investito sulla Tiburtina: "Voglio tornare al lavoro"

A breve potrebbe essere sciolta la prognosi. Nel frattempo, però, Virgili ha già incontrato la famiglia e alcuni colleghi. È ad una di loro che ha fatto sapere che il venticinquenne vorrebbe tornare a lavorare in strada, in lacrime. "Sa già che non sarà più possibile, ma gli ho detto che in qualche modo faremo – ha spiegato la vigilessa in una chat fra colleghi – Si sente anche in colpa, ha paura di non aver svolto tutte le procedure necessarie. Ma in realtà non ha sbagliato nulla", riporta il Messaggero. Per lui ieri i caschi bianchi hanno indetto uno sciopero.

Le indagini in corso sull'incidente

Nello stesso scambio con la collega, Virgili ha chiesto come stanno procedendo le indagini affidate, però, alla Polizia Stradale: non sa ancora che ad investirlo è stato un carabiniere. "Gli ho detto che ce ne stiamo occupando – ha detto ancora la vigilessa – E che lui deve pensare soltanto a stare bene". L'uomo al volante dell'auto che ha travolto Virgili è un militare di 47 anni, già denunciato per lesioni gravissime e guida in stato di ebbrezza: ora è in attesa di un provvedimento disciplinare, oltre che dell'esito del procedimento giudiziario. L'Arma, nel frattempo, dal Ros lo ha trasferito, affidandogli un incarico non operativo.

L'appello del fratello di Daniele Virgili

Daniele Virgili sembra essere fortunamente fuori pericolo, ma non si fermano le donazioni di sangue al San Camillo. "Sono fondamentali: a prescindere da Daniele, gli ospedali ne hanno bisogno perché salvano le vite", ha dichiarato il fratello Riccardo, invitando chiunque possa a donare subito. Ha parlato con suo fratello qualche giorno fa, non appena il giovane vigile si è risvegliato. "Gli ho detto che avevo mantenuto la promessa: dopo l'incidente mi diceva che stava morendo, ma io gli ho risposto che ci saremmo rivisti presto. È stata un'emozione fantastica".

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