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Il video del concerto del 2016 in cui De Angelis canta un brano dedicato a Mussolini tra i saluti romani

Nel 2016 il concerto dei 270 bis al Piper di Roma. In un video Marcello De Angelis canta un brano dedicato a Benito Mussolini e Claretta Petacci tra saluti romani e slogan del ventennio: “Io ho il cuore nero, e me ne frego e sputo in faccia al mondo intero”. Ieri scusandosi per le strofe antisemite aveva detto: “Negli ultimi vent’anni anni la mia vita è radicalmente cambiata grazie soprattutto alla mia esperienza in Croce Rossa”.
A cura di Valerio Renzi
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Marcello De Angelis ha risposto ieri con un comunicato contrito al lavoro giornalistico di Fanpageche portava alla luce un brano musicale dei 270 bis, gruppo di rock identitario di cui è frontman e paroliere, dove cantava frasi evidentemente antisemite. "Il testo della canzone ‘Settembre Nero' risale a un periodo della mia vita in cui non mi riconosco. – scrive il responsabile della comunicazione della Regione Lazio – A rileggere quelle parole oggi provo imbarazzo e orrore, così come oggi non riscriverei altre canzoni realizzate in passato". Mentre Francesco Rocca tace, le opposizioni tornano a chiederne le dimissioni e la Comunità Ebraica Romana ha protestato pubblicamente. La questione dunque sembra essere tutt'altro che chiusa, e il prossimo 1 settembre si terrà un consiglio regionale straordinario, richiesto dalle opposizioni dopo le dichiarazioni di De Angelis sulla strage di Bologna che già avevano alzato un polverone.

Forse rinnega Settembre Nero, ma sembra andare decisamente fiero di Claretta e Ben, brano dedicato a Benito Musollini e Claretta Petacci. In questo video si può vedere uno spezzo del concerto del 2016 al Piper di Roma dove De Angelis canta con i 270 bis tra una selva di braccia tese a fare il saluto romano.

"Io ho il cuore nero, e me ne frego e sputo in faccia al mondo intero" recita il ritornello. "Negli ultimi vent’anni anni la mia vita è radicalmente cambiata, anche e soprattutto grazie alla mia esperienza umanitaria in Croce Rossa . Ho dedicato anni al rispetto dei valori dell’imparzialità e della neutralità, porta di aiuto a chi soffre e facendo del mio meglio per mettermi al servizio del prossimo senza distinzioni". Spiegava sempre De Angelis nella nota resa pubblica ieri. Evidentemente l'esperienza in Croce Rossa non gli ha fatto cambiare idea sul fascismo, e la sua neutralità e imparzialità comprende tenere concerti tra slogan fascisti e saluti romani.

Almeno ha chiesto scusa per l'antisemitismo, dirà qualcuno, ma non tutti sono proprio convinti di quelle scuse. Ieri sera l'ex deputato dem Emanuele Fiano ha pubblicato un post che spiega la natura di uno strano candelabro pubblicato dal politico, cantante e giornalista finito sotto i riflettori, nel giorno del solstizio d'inverno dello scorso anno. "Un candelabro chiamato Yule, offerto come omaggio dal criminale Heinrich Himmler ai camerati delle SS per il capodanno, lo facevano produrre da prigionieri di Dachau alla fabbrica Allach. I nazisti dovevano accenderlo il 21 Dicembre per il solstizio, seguendo la passione himmleriana. Tu guarda strano, gli auguri di De Angelis dell’anno scorso sono per il 21 Dicembre. E allora dillo cosa sei, abbi il coraggio delle tue idee, ti piace ancora Himmler?, ti riconosci nel nazismo? Porti avanti quelle tradizioni? Cosa vuol dire che non sei più quello delle canzoni antisemite se poi fai gli auguri il 21/12 con il porta candela delle SS?".

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