Il trapper romano Traffik ci ricasca: denunciato per violazione di domicilio
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Ci è ricascato Traffik, il trapper romano protagonista, nell'ultimo anno, di diversi casi di cronaca. Secondo quanto riporta la Stampa, l'artista si trovava a Novara, Piemonte, per cercare di contattare la sua ex compagna, che abita a Romentino. Ha cercato di entrare in casa di quest'ultima, ma per lui è scattato l'arresto con l'accusa di violazione di domicilio e, visto il suo comportamento all'arrivo delle forze dell'ordine, di resistenza a pubblico ufficiale. Nelle ore precedenti al fatto, inoltre, era già stato denunciato a piede libero per oltraggio a pubblico ufficiale. Nel pomeriggio, infatti, avrebbe raggiunto la ragazza in un ospedale e avrebbero cominciato a litigare furiosamente tanto da rendere necessario l'intervento degli agenti. Questi ultimi avrebbero portato il trapper in commissariato e lo avrebbero denunciato a piede libero. Non è servito, visto che poche ore dopo Traffik è tornato alla carica con la sua fidanzata e ha tentato di entrare nella sua abitazione. In casa, però, non c'era lei ma la mamma, che ha chiesto nuovamente l'intervento dei poliziotti.
Il precedente: la tentata rapina con Gallagher
Lo scorso luglio i trapper Traffik e Gallagher sono stati condannati in primo grado a due anni e mezzo e due anni e tre mesi di reclusione per tentata rapina e lesioni nei confronti di alcuni fan. I fatti contestati sono avvenuti a febbraio nella zona della Stazione Termini. Gianmarco Fagà, in arte Traffik, fu riconosciuto insieme al suo collega da un gruppo di giovanissimi fan, a cui risposero con una minaccia: "Dateci quei cazzo di cellulari o vi spacchiamo la faccia. Dammelo negro". In pratica una tentata rapina. I ragazzini, però, riuscirono a scappare. Pochi minuti dopo i due si imbatterono in un uomo bengalese che aspettava il bus alla fermata. Lo aggredirono alle spalle con calci e pugni. Questa la ricostruzione dei carabinieri: "Traffik e Gallagher si avvicinavano ai tre ragazzi e in particolare Gallagher, afferrando il bavero del cappotto di una delle tre vittime, lo percuoteva violentemente e ripetutamente, intimandogli ‘dammi il tuo cazzo di cellulare'. Al contempo Traffik avanzava la medesima richiesta di consegna dei cellulari nei confronti delle altre due vittime (‘Datemi il vostro cellulare o vi spacco la faccia'), estraendo dalla tasca del proprio cappotto e impugnando una noccoliera cd tirapugni di colore nero, che mostrava alle tre persone offese, ribadendo ‘datemi il cellulare'".