Il trapper Gallagher arrestato: drogato, avrebbe picchiato la compagna incinta
Il trapper Gallagher, nome d'arte di Gabriele Magi, ventinove anni e romano, è stato arrestato e messo ai domiciliari con braccialetto elettronico per maltrattamenti e lesioni alla compagna incinta. La donna avrebbe denunciato insulti e percosse, una spirale di violenze quella di cui era vittima, che andrebbe avanti dal 2021. Nell'ultimo episodio il trapper l'avrebbe spintonata contro il termosifone mentre era in dolce attesa. Fortunatamente la donna sta bene. Per l'avvocato di Gallagher Gian Maria Nicotera "le accuse saranno ridimensionate, anche perché il racconto andrà vagliato con attenzione".
La compagna di Gallagher denuncia episodi di violenza
I fatti fanno riferimento all'arco temporale che va dal 2021 ad oggi, sarebbe stato proprio l'ultimo episodio quello del termosifone a far scattare l'arresto e la misura di custodia cautelare ai domiciliari. Come riporta il Corriere della Sera la prima volta in cui Gallagher ha perso il controllo risale all’aprile del 2021. Il comportamento di Magi ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, per il suo accanirsi contro gli oggetti. Lui la insultava, dicendole che non era stimolante per il suo lavoro.
La situazione non è migliorata quando la coppia ha scoperto di aspettare un figlio e le violenze denunciate dalla compagna del trapper sono continuate, fino a quando l'ha spinta facendole battere la testa contro un termosifone. In un'altra occasione Gallagher sarebbe rientrato a casa drogato e avrebbe dato un calcio sulla schiena della giovane, rompendole una costola. E ancora, la compagna ha denunciato un altro episodio nel quale avrebbe rotto i vetri di una finestra per graffiarsi e accusarla di averlo ferito.
Gallagher già arrestato con l'accusa di aver rapinato tre fan
Non è la prima volta che Gallagher ha problemi con la giustizia. A novembre del 2019 è stato arrestato con l’accusa di aver rapinato tre fan dopo che gli avevano chiesto un selfie, mentre a settembre 2020 è stato denunciato per furto dalla polizia postale, accusato di aver rubato un furgone della società di spedizione Bartolini per fare un video e pubblicarlo su Youtube. A marzo del 2020 Alex Refice, in arte Sayanbull, Manuel Parrini, Llunga Omar Nguale e Tiziano Barilotti, poi arrestati, lo hanno pestato di botte all'interno del suo studio, mentre stava incidendo un disco.