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Il trapper Elia17Baby dopo la condanna per tentato omicidio alla vittima: “Io rido tu piangi”

Dopo la condanna sui social Elia17Baby non ha mostrato segni di pentimento, anzi ha insultato la vittima ridotto sua una sedia a rotelle dopo le coltellate infertegli: “Ti aspetto con ansia Jeeg Robot, metti le gomme da pioggia”. Gli avvocati difensori hanno annunciato che faranno ricorso.
A cura di Redazione Roma
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"Io ho preso 10 anni e rido, te piangi". Elia17Baby, al secolo Elia Di Genova, il trapper condannato a dieci anni di carcere per tentato omicidio in primo grado, non rinuncia ancora una volta a una provocazione, questa volta sulle stories delle sua pagina Instagram.

Eppure la sentenza che lo ha visto condannare per aver accoltellato alle spalle un 35enne sulla spiaggia di Marinella in Sardegna, riducendolo sulla sedia a rotelle, consiglierebbe prudenza. Così evidentemente non è e il giovane rischia di peggiorare la sua situazione.

Nella stories successiva la frase peggiore, con riferimento al fatto che la sua vittima è oggi costretta come detto a muoversi con l'ausilio di una sedia a rotelle: "Ti aspetto con ansia Jeeg Robot, metti le gomme da pioggia". Parole di una violenza che non mostra nessun segno di pentimento nonostante la condanna. I post sono stati segnalati dal legale della parte civile, che ora agirà per tutelare la vittima.

I fatti risalgono al 14 agosto del 2022. Alla vigilia di Ferragosto il trapper si trova a una festa sulla spiaggia nel golfo di Olbia, quando si accende la discussione tra due comitive per futili motivi. In questo contesto Di Genova ha accoltellato alle spalle il 35enne sassarese, che ha assistito in aula alla condanna in primo grado del suo aggressore.

Gli avvocati del ragazzo hanno già annunciato che ricorreranno in appello, certo il loro assistito con queste esternazione non gli rendono il lavoro più facile. "La sentenza verrà appellata di sicuro. Il giudice non ha tenuto conto di nessuno degli elementi emersi: c'erano contraddizioni tra i teste che lo accusavano e abbiamo chiesto che venissero ascoltate persone che sarebbe stato utile sentire. Ma, nonostante i carabinieri avessero i loro riferimenti, non sono state coinvolte", così all'Adnkronos Pietro e Gian Maria Nicotera.

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