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Il surreale dibattito sulla piscinetta per il lancio delle monetine a Fontana di Trevi

Gli scatti della piscinetta installata a Fontana di Trevi per consentire ai turisti di non rinunciare al lancio delle monetine hanno fatto il giro del mondo.
A cura di Enrico Tata
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Roma è tornata a fare parlare di sé sui giornali di tutto il mondo. Il motivo? La decisione di installare una piccola piscina che consente ai turisti di non rinunciare al tradizionale lancio delle monetine a Fontana di Trevi. Anche in queste settimane in cui la vasca principale è senz'acqua a causa dei lavori di manutenzione straordinaria avviati con fondi del Pnrr. Dall'assessorato al Turismo non arriva alcun commento, ma viene sottolineato che la scelta di montare una piccola vasca a disposizione dei selfie dei visitatori è stata presa dalla Sovrintendenza Capitolina, che sta coordinando il cantiere.

Il dibattito sulla bontà o meno dell'operazione è arrivato anche all'estero, con molti quotidiani che hanno ripreso la notizia ascoltando il parere dei turisti. Il quotidiano britannico ‘Metro' sottolinea che "la scatola rettangolare, disadorna e con una finitura in compensato, ha suscitato reazioni contrastanti tra i visitatori: alcuni hanno trovato la soluzione divertente, mentre altri l'hanno definita “brutta” e deludente".

D'altra parte alcuni turisti intervistati sul ‘Guardian', invece, hanno sottolineato che tutto sommato la piscina "ha qualcosa di romantico" e consente di non rinunciare all'esperienza del lancio della monetina, un'attività ormai irrinunciabile per i visitatori di tutto il mondo.

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Su Twitter l'attore Alessandro Gassman ha per esempio criticato la piscina: "Il comune ha pensato di mettere una vaschetta come quelle dove ci si sciacquano i piedi prima di entrare in piscina, per poter gettare le monetine bene auguranti… quel tocco di classe che tutti si aspettavano". Ma qualcuno gli ha ricordato che quelle monetine dei turisti, in effetti, vengono successivamente consegnate alla Caritas. E quindi, di conseguenza, anche quelle raccolte dalla piscinetta provvisoria. Circa 3mila euro al giorno per un totale di più di un milione di euro raccolti ogni anno.

L'ingresso a Fontana di Trevi, hanno annunciato il sindaco Gualtieri e l'assessore al Turismo, Alessandro Onorato, sarà contingentato e in futuro i visitatori potrebbero anche dover pagare un biglietto simbolico di due euro. Ha spiegato al nostro giornale Onorato: "Facciamo ordine: piazza di Trevi rimarrà come è sempre stata, cioè libera. Chi vuole passa per andare a lavoro e per andare a casa. I turisti possono circolare, non cambia nulla. La Fontana, invece, ha gradoni che portano a una sorta di catino, balconate. Che succede? Che oggi ci sono sempre centinaia di persone accalcate. Noi vogliamo introdurre un meccanismo per cui da un lato si entra e da un lato si esce, con un numero massimo di persone nel catino. Partiremo con una sperimentazione per gestire il flusso. Ci sarà una fila ordinata, con delle fascette come all'aeroporto, con hostess e steward. E questa prima fase sarà totalmente gratuita. Se andrà bene, capiremo se è il caso di introdurre un ticket a pagamento simbolico di 2 euro, con il quale pagheremo il personale che andremo ad assumere".

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La soluzione di un ingresso contingentato (gratuito) ha per esempio convinto la professoressa Barbara Staniscia, docente di Geografia del Turismo all'Università La Sapienza di Roma, che a Fanpage.it ha spiegato: "Servirebbe a tutelare il monumento, certamente, ma, a mio avviso, avrebbe anche un intento pedagogico. Per far sì che ci sia una diversa qualità dell’esperienza. Come a dire: abbiate consapevolezza di quello che state fotografando per il vostro selfie. Non dico di non farlo, ma sappiate quello che state fotografando. Far prenotare l’ingresso alla piazza per 30 minuti, anche a una distanza maggiore di quella che c’è ora dalla fontana, ovviamente comporterebbe l’introduzione di un numero chiuso. So che questa soluzione può apparire provocatoria, ma dal mio punto di vista di ricercatrice non lo è affatto".

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