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Il soccorritore di Vermicino crea il parco del riequilibrio: “Nella natura per riaccendere il corpo”

Tullio Bernabei, conosciuto per essere uno dei soccorritori della tragedia di Vermicino, ha ideato il ‘Parco del riequilibrio motorio’. Un percorso immerso nella natura con lo scopo di migliorare la nostra capacità di camminare e correre con equilibrio, stabilità e controllo dei movimenti.
A cura di Simona Berterame
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Esercizi in natura per riaccendere il controllo dei propri movimenti. In mezzo alle colline di Magliano Sabina, a un'ora circa da Roma, è nato il primo parco dedicato al riequilibrio motorio. Un percorso all'aperto con lo scopo di migliorare la nostra capacità di camminare e correre con equilibrio, stabilità e controllo dei movimenti. Prima di iniziare il giro nel parco, si viene sottoposti a test attraverso il Delos Postura! Proprioceptive System, un metodo che stabilisce l'indice di stabilità motoria: in altre parole in che misura siamo accesi o spenti e come utilizziamo i nostri piedi. La fase due invece è svolta nella natura, con percorsi finalizzati a stimolare il nostro corpo per riaccendere l'equilibrio motorio. Vengono sfruttate le diverse tipologie di terreno (ghiaia, prato, sabbia, bosco, pietre, zolle ecc..), l’inclinazione, la pendenza e gli alberi per offrire un allenamento propriocettivo completo, in più fasi e con differenti livelli di difficoltà, secondo uno schema di lavoro personalizzato in funzione del proprio indice di stabilità motoria e dei propri difetti posturali. Attraverso il continuo alternarsi controllato di stabilità e instabilità il sistema viene riattivato, con un processo accompagnato dal benessere psicofisico.

L'idea del soccorritore di Vermicino

L'idea e la progettazione è opera di Tullio Bernabei, conosciuto per essere uno dei soccorritori della tragedia di Vermicino. Oggi è un documentarista, divulgatore scientifico oltre che uno tra i massimi esperti italiani di messa in sicurezza dei sentieri. Nel nostro “cervello profondo”, la parte più antica del sistema nervoso, esiste un centro di controllo automatico che agisce su movimento, equilibrio e stabilità articolare. Questo sistema di controllo è alimentato da una miriade di segnali provenienti da sensori presenti nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni, in particolare caviglia, ginocchio e anca: la trasmissione e ricezione di tali segnali si chiama propriocezione. La maggior parte di questo flusso giunge alle strutture più primitive e arcaiche del sistema nervoso, dove tutto funziona in automatico e ad altissima velocità, a una sola condizione: che il sistema sia acceso.

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