Il progetto pilota a Roma: “Malati di Covid 19 assistiti a casa con farmaci sperimentali”
Medicina di territorio e assistenza domiciliare, assieme alla capacità tracciamento e di fare test è la strategia tracciata per arginare la seconda ondata di coronavirus nelle prossime settimane. A Roma sta per partire un progetto sperimentale di assistenza domiciliare per i malati di Covid-19, nel territorio dell'Asl Roma 3, vedrà il coinvolgimento dei medici di base e la collaborazione con l'ospedale Lazzaro Spallanzani, la struttura specializzata in malattie infettive punto di riferimento a livello nazionale nella lotta alla pandemia.
"Se noi rinforziamo il territorio e l'assistenza domiciliare evitiamo ricoveri inappropriati e diamo al cittadino la possibilità di essere curato a casa. – ha spiegato Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani all'agenzia Askanews – Questa malattia proprio perché in questa fase si dimostra meno grave che in passato può essere benissimo curata a casa". L'obiettivo è quello di ridurre quanto più possibile i tassi di ospedalizzazione, che in particolare nel Lazio sono più alti della media nazionale, tanto che è la regione con più pazienti ricoverati.
Progetto sperimentale per la cura a casa del Covid-19: come funzionerà
Il progetto sperimentale si chiamerà '10 per 10′ e prevede anche l'utilizzo di farmaci sperimentali. "Ciascun medico di famiglia prenderà in carico dieci device per dieci pazienti per portarli a casa delle persone: gli misureranno tutti i parametri vitali, pressione, elettrocardiogramma, saturimetro, faranno l'ecografia polmonare e potranno portare a casa anche i farmaci sperimentali che si fanno in ospedale, questo è importantissimo".