Il progetto del vertiporto per i taxi-droni accanto a San Pietro va avanti, nonostante le proteste
Comitati e associazioni protestano, ma intanto il progetto del vertiporto nel parco Piccolomini, tra villa Pamphili e Gregorio VII, a pochi passi da San Pietro, va avanti. Se n'è parlato in una seduta della Commissione Trasparenza e pubblicità del Consiglio Regionale, presieduta da Marta Bonafoni, Pd.
La coordinatrice della segreteria nazionale del Pd ha spiegato che la seduta è stata convocata in seguito alle tante richieste di chiarimento arrivate da associazioni e comitati di quartiere in seguito al bando per l'affitto di 8 ettari di terreno di proprietà della Fondazione Piccolomini. Assegnato alla Urban V, l'azienda vorrebbe realizzare un vertiporto per elicotteri e taxi volanti.
Barbara Manara del comitato parco Piccolomini ha ripercorso la storia dell'area, che il comitato vorrebbe diventasse un parco pubblico, e ha sottolineato i diversi vincoli che impediscono la realizzazione di nuovi edifici. "Non siamo contrari a forme di mobilità come i vertiporti, ma siamo per innovazioni e nuove forme di mobilità che rispondano innanzitutto all’interesse pubblico", la posizione di Annamaria Bianchi (Carte in regola).
Per l'assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, "i vertiporti servono per far atterrare i taxi droni, velivoli elettrici con batteria, molto differenti dai classici elicotteri, che si muovono in quasi totale assenza di rumore. Una forma di mobilità che abbiamo cominciato a inserire nel Piano urbano per la mobilità sostenibile". L'assessore alla Mobilità del Municipio XIII, Salvatore Petracca, ha invece dichiarato: "Non intendo dare valutazione di alcun genere in assenza di un progetto depositato. Le nostre valutazioni poggeranno solo ed esclusivamente sul rispetto dei numerosi vincoli a cui l'area è sottoposta ed alla possibilità di una fruizione pubblica del "Parco Piccolomini" , confermando la nostra non contrarietà pregiudiziale a forme innovative di mobilità inserite all'interno del PUMS".
Aurelio In Comune, una realtà politica attiva nel Municipio XIII e presente in assemblea municipale con due consiglieri, ha messo in evidenza la posizione, a loro dire, della giunta municipale: "È favorevole al vertiporto. Lo sapevamo già. Ma è stato finalmente messo nero su bianco dalle dichiarazioni della giunta PD. Senza possibilità di scuse, sotterfugi o ulteriori ipocrisie. La maggioranza del nostro Municipio sposa, quindi, una linea politica contraria alla fruibilità pubblica dell'area e ai bisogni delle persone. Sposando gli interessi di pochi, e ricchi, che potranno permettersi questi viaggi".
Inoltre, secondo le associazioni, per esempio Territorio Roma e Forum Terzo Settore, la location non è quella giusta, perché l'area scelta è all'interno di una villa storica e la scelta è stata fatta senza coinvolgere i cittadini di quel quartiere.
L'amministratore delegato di Urban V, Carlo Tursi, ha spiegato che l'intenzione dell'azienda è quella di realizzare un ‘Parco dimostrativo sulla mobilità sostenibile', che "occuperà soltanto il 10 per cento dell’area, mentre il resto sarà a verde, aperto alla cittadinanza. Realizzeremo piccole strutture temporanee integrate con il paesaggio che saranno rimosse alla fine del progetto, mentre l’area a parco resterà a disposizione del territorio. Rispetteremo tutti i vincoli presenti in questa zona”.
"Le audizioni di questo pomeriggio delineano bene lo spirito che anima i lavori della commissione, improntato all'approfondimento e alla condivisione, elementi necessari a garantire trasparenza e incoraggiare così la partecipazione di cittadine e cittadini ai processi decisionali e alla vita politica e amministrativa della nostra Regione", ha spiegato Bonafoni.