Il prof di Damiano dei Maneskin: “Al liceo ha cantato e ha lasciato in silenzio 300 studenti”
"La prima volta che Damiano ha cantato al concerto di Natale una canzone di Elton John, ha fatto rimanere in silenzio trecento studenti nell'aula magna della scuola. Ho subito pensato, questo ragazzo ha un futuro, ha talento". Sono le parole del professore Giacomo Campanile, intervistato da Fanpage.it. Allora era il 2014 e il leader della band romana Maneskin vincitrice con la canzone ‘Zitti e buoni' della settantunesima edizione del Festival di Sanremo, si era da poco avvicinato al mondo della musica, con il coro del Liceo Linguistico Eugenio Montale in via di Bravetta gestito dal docente. "Damiano ha cantato con noi da quando aveva quattordici anni fino ai diciassette anni, era un solista" spiega il prof. "Oggi è difficilissimo trovare dei ragazzi che suonano, devo dire che vedere Damiano sul podio mi ha dato molta gioia, con un pezzo rock e duro, che ha la sua carica e una sua originalità". "Io ho un ricordo positivo di lui, un ragazzo molto buono d'animo, come gli altri tre, sono ragazzi di borgata – dice il professore e aggiunge – spero possa continuare così, a produrre della buona musica che fa bene al cuore e all'anima".
I Maneskin dedicano la vittoria a "quel prof"
I Maneskin capitanati da Damiano dedicano la vittoria ad un professore "che ci diceva sempre di stare zitti e buoni" da qui il titolo della canzone. Non è chiaro chi sia il docente al quale si riferiscono i ventenni Victoria De Angelis e Thomas Raggi, bassista e chitarrista, che frequentavano il liceo Kennedy di Monteverde, mentre di Damiano non aveva un buon rapporto con la scuola. Il batterista Ethan Torchio si è poi unito a loro successivamente. La band ha vinto Sanremo con il 40 per cento delle preferenze provenienti dal televoto. Giovanissimi e talentuosi tutti e quattro, sono arrivati al festival della Canzone italiana, dopo l'undicesima edizione di X-Factor e hanno raccontato a Fanpage.it di essere riusciti ad ottenere successo e grande seguito "fregandosene del mercato".
Intervista di Simona Berterame