Il preside della scuola di Matias: “Nessuno ci ha informati del divieto di avvicinamento del padre”
"La scuola non sapeva nulla del divieto di avvicinamento emesso nei confronti del padre di Matias" è quanto dichiarato dal preside della scuola primaria Derna Peruzzi e Saturno Cecchini frequentata dal bimbo di dieci anni ucciso con un coltello alla gola dal genitore in casa lo scorso 16 novembre nel Comune di Vetralla, in provincia di Viterbo. Il dirigente scolastico Roberto Santoni ha detto a Fanpage.it che rispetto al provvedimento "non c'è stato comunicato nulla, l'ho saputo dagli organi d'informazione". Mirko Tomkow, che lo scorso settembre aveva ricevuto il divieto di avvicinamento alla sua famiglia, a sua moglie e suo figlio e ai luoghi da essi frequentati, qualora avesse voluto, si sarebbe potuto presentare davanti alla scuola al suono della campanella e i docenti glielo avrebbero consegnato, come normalmente avviene con qualunque altro genitore. "Era nell'elenco delle persone autorizzate a venire a prendere a scuola il bambino, che normalmente sono il padre e la madre – anche se, specifica – lui non era mai venuto, di solito c'erano la mamma e lo zio di Matias".
I ricordi dei compagni di classe di Matias
Nei giorni scorsi il preside dell'istituto di Largo Rodolfo Luzi ha spiegato che la scuola è vicina agli alunni e alle famiglie e sta offrendo supporto per affrontare questa difficile e dolorosa vicenda. "I compagni di classe di Matias entrati in aula il giorno dopo in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla sua scomparsa già sapevano che il loro amichetto non c'era più". Alla scuola di Vetralla si parla di lui "abbiamo chiesto ai suoi compagni di classe di raccontarci un ricordo, un gioco fatto insieme, delle frasi simpatiche che diceva che li facevano divertire quando giocavano". Quello che maestri e dirigente scolastico vogliono fare è di "ascoltarli e di fargli tirare fuori le loro emozioni, in un momento difficile come questo – spiega – La psicologa della scuola sta portando avanti un'attività di rilassamento".
L'omicidio di Matias
Sulla tragica vicenda che ha scosso il Viterbese con il passare delle ore emergono ulteriori dettagli sulla dinamica dell'omicidio. Dalle indagini condotte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Viterbo è emerso che Mirko Tomkow prima di uccidere Matias gli avrebbe chiuso bocca e naso con lo scotch, gli avrebbe tagliato la gola per poi nasconderlo nel cassettone del letto. Una ricostruzione importante, perché farebbe emergere la premeditazione. I Ris hanno svolto un sopralluogo all'interno della casa, dove hanno trovato un lenzuolo intriso di materiale infiammabile. C'è da capire quali fossero le intenzioni dell'uomo, se dopo aver compiuto il delitto volesse dare fuoco all'abitazione.