Il Policlinico Umberto I diventa il Covid hospital più grande del Lazio, ma mancano 40 medici
Al Policlinico Umberto I è pronto ad aprire il nuovo Covid hospital, che sarà il più grande del Lazio. Avrà 472 posti letto, di cui 100 di terapia intensiva e sub intensiva con respiratori ed altri macchinari a disposizione, dedicati ai pazienti che hanno contratto il coronavirus, le cui condizioni di salute richiedono il ricovero ospedaliero. Resteranno inoltre aperte anche le specializzazioni, diversamente da quanto accaduto nella prima ondata dell'emergenza. In un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il direttore generale dell'ospedale, Vincenzo Panella, ha spiegato come sia tutto pronto: "I padiglioni destinati ai pazienti Covid saranno sette su quarantotto, tra viale Regina Margherita e viale dell’Università, ma anche le strutture vicine, l’ex Urologia, e ‘Baldoni', ex Chirurgia generale".
Percorsi e padiglioni separati per pazienti Covid e non
Il direttore del Policlinico ha spiegato come sarà organizzato il tutto: "La parte dell'ospedale dedicata ai pazienti Covid sarà autonoma rispetto al resto. C'è già un pronto soccorso a parte per l'accoglienza dei pazienti con la febbre o altri sintomi riconducibili alla malattia, casi sospetti, che saranno sottoposti al tampone e che avranno a disposizione quattordici letti di ‘osservazione breve', in attesa del risultato. In caso di esito negativo, trasferiti nella sezione Covid free insieme alle persone che necessitano cure mediche per altre patologie. I pazienti positivi avranno a disposizione un’area degenza e una di diagnostica".
Mancano 40 medici
Nel frattempo al Policlinico Umberto I nonostante sian o già state fatte mesi fa delle assunzioni, mancano all'appello quaranta medici tra internisti, pneumologi, infettivologi e cardiologi. "Per far fronte a questa mancanza, abbiamo aperto un avviso urgente per gli specializzandi dal terzo anno di specializzazione con un bando che si chiude oggi – spiega Panella – Le domande che ci sono arrivate sono state tantissime, le eccedenze verranno messe a disposizione delle Asl".