Il parroco di Trevignano al vescovo Salvi prima della messa: “Siamo stanchi e smarriti”
"Non le nascondiamo i sentimenti di stanchezza e smarrimento frutto della pressione mediatica che in queste ultime settimane grava su questa comunità". Sono le parole che il parroco di Trevignano Romano Don Piero Rongoni, da pochi mesi in paese, ha rivolto prima della messa al vescovo della diocesi di Civita Castellana. Monsignor Marco Salvi il 19 maggio scorso ha raggiunto il borgo sul Lago di Bracciano alle porte di Roma per le celebrazioni in onore del patrono San Bernardino da Siena.
Un venerdì di pioggia ieri, che non ha però dissuaso i cittadini a partecipare alla processione partita dalla Colleggiata di Santa Maria Assunta, che si è snodata per le strade, fino a raggiungere il giardino della chiesa vicino al cimitero. "C'è un'aria pesante in paese, la gente vuole tranquillità. Si spengano i riflettori su Gisella Cardia e si venga a Trevignano per la ricchezza del suo territorio" ha detto una cittadina prima della messa. E un altro: "Voi giornalisti non dovete lasciarci soli, aiutateci a far venire fuori la verità, la gente non dev'essere più presa in giro".
Monsignor Salvi al suo arrivo è stato avvicinato dai giornalisti, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Alle domande in merito alla vicenda della presunta veggente, delle statuette che piangono non ha risposto, mentre rispetto ai lavori della commissione diocesana che indaga sul fenomeno ha detto che bisogna ancora attendere. Il parroco di Trevignano Romano don Piero Rongoni lo ha accolto per la celebrazione della messa:
"Caro monsignor Marco Salvi, la sua visita è per noi una gioia, in questo giorno di festa e in questo tempo particolare per la nostra comunità. La nostra è una comunità numericamente piccola, ma grande per sentimenti di accoglienza e ospitalità, profondamente legata alle proprie tradizioni, ma disponibile e aperta per un approfondimento del cammino di fede" e gli ha chiesto di continuare a vegliare su Trevignano.
La sindaca al vescovo: "Da sempre tuteliamo il territorio"
Ad intervenire prima della messa la sindaca di Trevignano Claudia Maciucchi: "I cambiamenti, così come l'insediamento di un nuovo vescovo portano sempre una ventata di entusiasmo, felicità e rinnovamento. Si comincia ad intraprendere una strada nuova, che siamo sicuri sarà positiva. Trevignano e i suoi abitanti desiderano vivere sotto alla protezione del loro santo patrono: con riservatezza e rispetto per il prossimo, del proprio territorio e dell'eccellente patrimonio naturale che lo circonda, da sempre tutelato dall'amministrazione comunale e che sempre continuerà a fare il proprio dovere".
La sindaca Maciucchi nei giorni scorsi ha parlato per la prima volta con i giornalisti sulla vicenda che riguarda Gisella Cardia e i presunti abusi edilizi nel terreno dei raduni di preghiera in via Campo delle Rose. Rispondendo alle accuse che le sono state rivolte ha spiegato che "la rimozione del gazebo è stato solo un primo passo – e che – Il Comune ripristinerà la completa legalità".
L'omelia del vescovo Salvi ricorda che Gesù è nel tabernacolo
Durante l'omelia il vescovo Salvi ha parlato di "una grande delusione" di questi tempi, tema affrontato anche da Papa Francesco. Ha ricordato ai fedeli l'importanza di partecipare alla messa e di cercare Gesù Cristo nel tabernacolo: "Nel periodo in cui non ci sono più sicurezze, in cui le nostre aspettative sono state deluse, ciò che c'era stato promesso non è stato mantenuto. Ci stiamo interrogando e sentiamo il bisogno di ritrovare unità nella nostra vita.
San Bernardino nostro patrono ci indica il nome di colui che ci protegge. Questo tempo difficile, ci riporta addosso tante ferite e a dover affrontare una grande oscurità interiore. Ma c'è una speranza che vince il male e si chiama Gesù, che non scarta nessuno. Chiunque parla di scartare qualcuno non è nella prospettiva di un Dio pieno di tenerezza".