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Gaia e Camilla travolte e uccise a Roma da un'auto

Il papà di Gaia investita a Corso Francia: “Perdonerò Pietro Genovese quando capirà cosa ha fatto”

Edward, il papà di Gaia Von Freymann, travolta e uccisa a sedici anni mentre attraversava la strada a Corso Francia insieme alla sua amica Camilla, ha parlato di Pietro Genovese, accusato di omicidio: “Lo perdonerò solo quando capirà cosa ha fatto”. Il prossimo 28 settembre è fissata la nuova udienza.
A cura di Alessia Rabbai
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"Non credo che Pietro Genovese si sia ancora reso conto della gravità di ciò che ha provocato la sua condotta. Ha distrutto due famiglie, lo perdonerò solo quando capirà che cosa ha fatto". Sono le parole di Edward Von Freymann, il papà di Gaia, investita a sedici anni lungo Corso Francia, insieme alla sua amica Camilla Romagnoli, la notte tra il 21 e 22 dicembre 2019. Edward in un'intervista rilasciata a Panorama, ha spiegato di come, da genitore di un'adolescente uccisa nel fiore dei suoi anni, voglia che venga fatta giustizia per la sua prematura e improvvisa scomparsa. "La mia luce si è spenta" scrive nella didascalia di una foto che lo ritrae insieme alla sua Gaia, pubblicata la mattina della prima Vigilia di Natale senza lei. Edward, cinquantasette anni, assicuratore, è rimasto paralizzato a seguito di un grave incidente in moto avvenuto nel 2011, da quel momento la sua vita e quella della sua famiglia sono cambiate per sempre. "Conoscevo mia figlia, era una ragazza prudentissima, i compagni la prendevano in giro perché cercava sempre le strisce pedonali per attraversare – spiega, perché – Gaia non avrebbe voluto fare la mia fine".

Nuova udienza per Pietro Genovese accusato di omicidio

Il prossimo 28 settembre c'è la nuova udienza a carico di Pietro Genovese, figlio del noto regista, accusato di omicidio stradale plurimo per avere investito le due ragazze con il suo Suv. Poco dopo la mezzanotte in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla morte di Gaia e Camilla, le due giovani stavano attraversando la strada, quando il Suv guidato dal ventenne le ha centrate in pieno. Il valore del tasso alcolemico avrebbe registrato 1,14 grammi per litro e inoltre, dalle analisi fatte sul suo smartphone sarebbe emerso che mentre guidava era al telefono, ad una velocità superiore al limite consentito. Secondo quanto emerso dalle indagini di contro Gaia e Camilla non avrebbero attraversato sulle strisce pedonali, ma gli avvocati delle famiglie delle due ragazze smentiscono questa tesi, sostenendo che hanno camminato sulle strisce con semaforo verde.

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