Il nipote di Bud Spencer Alessandro Pedersoli massacrato da un 21enne: “Pensavo volesse ammazzarmi”
Uno sguardo di troppo dal finestrino mentre era in auto sul lungotevere delle Armi con due amici. Fosse stato il protagonista di uno dei film di suo nonno, Bud Spencer, forse avrebbe steso il suo assalitore. Ma Alessandro Pedersoli, 27 anni, non ha avuto il tempo di reagire e si è ritrovato vittima di una violenza gratuita. L'avvocato di Pedersoli, Ludovico Ronchini, ha definito l'aggressione al Corriere della Sera "terribile e scaturita dal nulla". L'imprenditore romano ha riportato la rottura di tre denti ed una frattura ad un osso del viso. La polizia ha rintracciato l'aggressore, un 21enne residente a Pomezia, e l'indagato è stato accompagnato in carcere, dopo la misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di piazzale Clodio a Roma.
L'aggressore rintracciato grazie a targa e telecamere
Furti, risse, rapine e aggressioni. L'assalitore era già conosciuto dalle forze dell'ordine. Residente a Pomezia, ma non era rintracciabile agli indirizzi conosciuti dagli inquirenti. Si nascondeva in una casa popolare di amici, a trovarlo sono stati i carabinieri di Pomezia e alcuni agenti del distretto di Ostia. Le ricerche sono partite dalla targa della Smart, presa a noleggio e ripresa dalle telecamere del lungotevere. Gli elementi presi in considerazione dalle indagini sono stati sufficienti al pubblico ministero per ricevere dal giudice delle indagini preliminari la convalida dell'arresto.
La lite sul lungotevere
Sono passati cinque mesi dalla violenza avvenuta nel quartiere Prati. Era notte fonda quando Alessandro, fondatore anche di una start up dedicata al nonno, era rientrato a casa dopo una serata passata con amici. L'aggressione è avvenuta ad un semaforo rosso, tra piazza delle Cinque Giornate e piazza Monte Grappa, quando un'auto presa a noleggio gli si è affiancata e ha fermato la macchina affianco al 27enne, che non ha avuto nemmeno il tempo di reagire: diversi i colpi subiti in pieno volto, che gli hanno rotto tre denti e procurato fratture maxillo facciali. Poi l'autore del pestaggio è risalito in auto ed è scappato. I motivi della lite non sono ancora chiari, non si sa se ci siano state strade tagliate, sorpassi o altri motivi alla base della disputa.