Il Municipio di Roma rimasto (quasi) senza medici di base: “Dobbiamo fare chilometri per poterci curare”

Nel VI Municipio di Roma mancano i medici di base e centinaia di residenti rischiano di doversi spostare diversi chilometri per le cure primarie. Il Municipio cerca un’interlocuzione con Campidoglio e Regione.
A cura di Simona Berterame
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Nel sesto municipio di Roma è caccia ai medici di base. Nessuno sembra voler aprire un suo studio lì e perciò i residenti sono preoccupati di restare senza medico o di dover percorrere diversi chilometri per averne uno nuovo.

Numeri alla mano i conti sono semplici e desolanti. Tre medici di base operanti nel Municipio VI andranno in pensione. Ognuno di loro conta 1500 pazienti per un totale di 4500 persone, che si ritroveranno senza medico. Al momento c'è solo una dottoressa, proveniente da Anzio, che aprirà il suo studio in zona, ma ovviamente non potrà prendere in carico tutti. Solo 1500 persone riusciranno ad ottenere l'assegnazione alla Asl, una sorta di lotteria dei click della salute. Per gli altri restano posti disponibili a Centocelle, Corcolle o più in generale zone distanti almeno 5 o 6 km.

Tra i medici di base che andranno in pensione a breve c'è il dottor Nicola Converti. Lo incontriamo nella piazza principale di Villaggio Breda, dove ha lavorato per quasi 25 anni. "Un po' mi dispiace – ammette guardando la serranda verde del suo studio – ma quello che mi addolora di più è sapere i miei pazienti in difficoltà e senza un sostituto".

Il caso Colle del Sole

L'emergenza medici di base nel Municipio VI è partita dal quartiere Colle, dove dal 2023 circa 5000 persone sono rimaste senza. Eppure alcuni mesi fa, durante un consiglio straordinario convocato dalla giunta municipale, era stato annunciato l'arrivo imminente del medico. Ma ancora oggi non si è presentato nessuno. "Davanti a 150 cittadini era stato detto che il medico era stato trovato e che avremmo a breve festeggiato – racconta il consigliere PD Flavio Mancini –  e invece non è andata così. Quando si parla di certi argomenti bisogna essere cauti e prudenti mentre quel giorno si è fatto un passo azzardato".

"Il medico era presente durante la nostra riunione perché ci aveva detto di sì – replica il presidente del Municipio VI Nicola Francoma se poi all'ultimo ha cambiato idea non possiamo farci niente. Siamo rimasti anche noi senza parole e capiamo la delusione dei cittadini, ma non possiamo costringere i medici a lavorare qui".

Altre zone del Municipio, come Villaggio Breda, Fontana Candida e Torre Gaia si troveranno a breve nella stessa drammatica situazione di Colle del Sole. "Lasciare una comunità senza medico di base è impensabile – dice scuotendo la testa Giovanna del comitato di quartiere – non stiamo parlando di una pizzeria o di un cinema ma di un servizio essenziale. Qui ci sono tante persone anziane e molte sono senza macchina e senza figli. Come possono raggiungere uno studio medico distante diversi chilometri?"

La mozione in Campidoglio

Nel frattempo mentre il Municipio VI tenta di interagire con la Regione Lazio, in Campidoglio verrà presentata settimana prossima una mozione a prima firma della consigliera Nella Converti (PD). Nel documento si chiede alla giunta e al sindaco Roberto Gualtieri di avviare una interlocuzione con la Regione Lazio per ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure primarie. Tra le proposte evidenziate nel documento c'è  quello di istituire un bando speciale per la copertura delle zone carenti o sprovviste di medico sostituto e mettere a disposizione locali del patrimonio ATER per implementare ulteriormente l'offerta di sedi adeguate ad accogliere presidi sanitari.

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