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“Il mostro è lui che mi ha denunciato”: zio pedofilo abusa dei nipotini, condannato a 12 anni

“È lui che mi ha rovinato la vita, mi manda in galera: sono forse un criminale?”, così si rivolge al maggiore dei nipoti, figli della sorella, lo zio che ha abusato di loro per quattro anni.
A cura di Beatrice Tominic
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Avrebbe abusato dei nipotini di 15 e 12 anni, figli della sorella, per quattro anni, dal 2016 al 2020. La vicenda è venuta a galla grazie alla denuncia del maggiore, che ha rivelato quanto subiva da parte dello zio alla preside della scuola e allo psichiatra, facendo scattare poi i controlli dei carabinieri. A seguito delle indagini si è arrivati a processo: lo zio pedofilo, come riporta oggi l'edizione locale de la Repubblica, è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale nei confronti della famiglia delle vittime.

Il racconto dei nipoti

A scuola si sono accorti per primi di quanto stava accadendo, così hanno allertato i genitori che, preoccupati, si sono a loro volta rivolti ad uno psichiatra. È stato lui a capire realmente ciò che stava succedendo e a farsi raccontare degli abusi, poi denunciati dal ragazzino che, come ha rivelato, avrebbero coinvolto anche la sorella minore.

Poi, dopo gli accertamenti dei carabinieri, nel 2022 la Procura di Roma ha ottenuto il processo nei confronti dell'uomo. Lo zio sessantanovenne è stato accusato di aver costretto il nipote quindicenne a subire rapporti sessuali e di essersi denudato davanti alla sorellina, appena dodicenne. Gli abusi sarebbero andati avanti circa quattro anni, dal 2016 al 2020.

Il processo allo zio

"Il mostro non sono io, è lui che mi ha denunciato quando non avrebbe dovuto: la denuncia la fa se ha un danno, ma lui non ha subito danni". Si tratta di una delle frasi shock dette durante un'udienza lo scorso novembre dal sessantanovenne che non sembra essersi pentito di quanto commesso.

"Mi hai mandato in galera, ti sembro forse un criminale? – ha continuato – Sì, ho ricevuto prestazioni sessuali da mio nipote dopo che glielo avevo chiesto. Il motivo non lo so, ho sbagliato". Questo è quanto ammesso, mentre ha preso un'altra posizione pensando alla nipote: "Mai toccata, la sorella era una bambina, l'ha voluta incorporare nella denuncia: è malvagio e sadico", ha aggiunto.

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