Il mistero del villino dove visse Alberto Moravia a Roma: è in corso la demolizione
Ne parlano diverse fonti storiche ed è stato scoperto anche il progetto originale all'interno Archivio Storico Capitolino. Ne scrive addirittura l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, in un suo romanzo giallo. Ebbene il villino neorinascimentale a rischio demolizione che si trova in via Sgambati, davanti uno degli ingressi di Villa Borghese, è proprio la casa dove è nato e ha vissuto lo scrittore Alberto Moravia, autore di romanzi che hanno fatto la storia della letteratura italiana, tra cui ‘Gli indifferenti'.
Il villino di via Sgambati è stato progettato dall'architetto Carlo Pincherle, come sua abitazione e studio. Nel 1907 nacque il figlio Alberto Moravia e in quell'abitazione trascorse l'adolescenza. Nonostante questo, l'immobile non è tutelato dalla Soprintendenza e attualmente gli operai di una ditta privata stanno demolendo parti dell'edificio storico, che per anni è ha ospitato le stanze dell'Hotel Borghese.
Il villino viene descritto anche nel libro di Dacia Maraini, che ebbe con Moravia una storia d'amore durata vent'anni, intitolato ‘Il bambino Alberto'. "Ci ho abitato otto anni. Era una palazzina di quattro piani in via Sgambati. Avevamo un giardino piccolo ma folto che sembrava grande perché confinava col giardino dei vicini- Un tipico giardino da quartiere di villini, con fontanelle, aiole, vialetti ghiaiati. L'aveva fatto mio padre riempiendolo perfino troppo di piante e di alberi".
Continua ancora il racconto lo stesso Moravia: "Era una palazzina senza molto carattere. Le sue mura color biscotto comunicavano un senso di tranquillità borghese. Al pianterreno c'era lo studio di mio padre che dava sul giardino. Mi ricordo un grande tavolo da disegno. Una biblioteca di noce massiccio con due stipiti a torciglione che reggevano le mensole. Questa biblioteca mi attirava molto. Anche il tavolo mi piaceva. Aveva il piano inclinato regolabile. Sopra c'erano sempre delle carte appuntate, dei compassi, delle penne all'inchiostro di china, delle matite di tutti i colori. Mi piaceva guardare le piante delle case su cui lavorava mio padre".
Ma del palazzo di via Sgambati parla per esempio anche l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni. Nel suo giallo ‘Assassinio a Villa Borghese' descrive il villino come "casa dell'Infanzia di Alberto Moravia ora Hotel Villa Borghese".
Se non bastasse, come anticipato, sono stati scoperti i progetti originali del villino all'interno dell'Archivio Storico Capitolino. Il disegno dell'edificio è del padre di Moravia, Carlo Pincherle, uno dei più importanti architetti di epoca umbertina e giolittiana.