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Covid 19

Il Lazio è zona rossa: cosa cambia da oggi, cosa si può fare e cosa no

Spostamenti vietati, negozi, ristoranti e bar chiusi, scuole di ogni ordine e grado in Dad: Roma e il Lazio sono in zona rossa da oggi, lunedì 15 marzo e resteranno nella fascia più a rischio dell’emergenza sanitaria fino al 28 marzo. Ecco le nuove regole, cosa cambia, cosa si può fare e cosa no.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Lazio è in zona rossa da oggi, lunedì 15 marzo. La regione è entrata nella fascia di più alto rischio per l'emergenza sanitaria da Covid già a partire dalle ore 22 di ieri sera, con l'inizio del coprifuoco e poi, ufficialmente, la nuova zona è scattata a mezzanotte. È la prima volta che il Lazio diventa rosso e la regione, dal lockdown della primavera 2020, non aveva mai subito una stretta così forte, limitandosi al giallo e all'arancione, stavolta invece fa un salto e passa dal giallo direttamente al rosso, con un balzo in avanti per il notevole aumento di contagi, focolai, varianti riscontrate nel territorio e posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, che sono prossimi alla soglia critica fissata al 30 per cento.

Fino a quando il Lazio resta in zona rossa

Il provvedimento resterà valido per quattordici giorni, dunque il Lazio resterà in zona rossa almeno fino al 28 marzo. Successivamente, con una stima dei dati dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, qualora i valori lo consentissero, potrebbe tornare in arancione. Roma e Lazio saranno rosse, come l'Italia intera, tra il 3 e il 5 aprile, in concomitanza delle festività di Pasqua e Pasquetta, in occasione delle quali la zona rossa viene appunto estera all'intero territorio nazionale.

Cosa si può fare e cosa no a Roma e nel Lazio in zona rossa

A Roma e nel Lazio secondo le regole della zona rossa si può uscire di casa per necessità, salute o lavoro, vietati gli spostamenti tra Comuni e regioni. Ci si può dunque muovere all'interno della propria città o paese per andare a fare la spesa, per andare dal dottore o per raggiungere il posto di lavoro. Si può ordinare d'asporto o usufruendo del servizio di consegna a domicilio a pranzo e a cena al ristorante, in pizzeria, nei bar che restano aperti e in pasticceria. Si può inoltre portare a spasso il cane e fare una passeggiata con mascherina e distanziamento sociale in prossimità di casa, oppure ancora svolgere attività motoria o sportiva all'aria aperta nei parchi (salvo eccezioni come i Comuni in cui sono chiusi ad esempio Fiumicino) in forma individuale, sempre nel rispetto della distanza interpersonale. Non si può invece far visita a parenti e amici, ad eccezione dei giorni tra il 3 e il 5 aprile, in concomitanza con Pasqua e Pasquetta, che si potranno raggiungere abitazioni private all'interno della propria regione, una volta al giorno per un massimo di due persone alla volta non conviventi (esclusi minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti).

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