Il Lazio è l’unica Regione italiana che continua a somministrare il vaccino Johnson a Under 60
Negli ultimi dieci giorni in Italia sono state somministrate 35.383 dosi del vaccino Johnson&Johnson alla popolazione Under 60. Questo nonostante la raccomandazione del Comitato tecnico scientifico (per AstraZeneca c'è invece un obbligo) di somministrarlo agli anziani con più di 60 anni. Di queste 35mila dosi, ben 32.550 sono state inoculate nel Lazio. Tradotto in percentuale, addirittura il 92 per cento. Insomma, la Regione amministrata da Nicola Zingaretti è praticamente l'unica che continua a dare questo vaccino (che ricordiamo è l'unico monodose tra quelli attualmente approvati) ai ‘giovani'.
Nel Lazio il 93% delle dosi è andato a under 60
Sempre negli ultimi dieci giorni nel Lazio sono state somministrate complessivamente 34.974 mila dosi di Johnson&Johnson, di cui, come abbiamo visto, oltre 32mila ad under 60. Praticamente il 93 per cento delle dosi è andato a ‘giovani'. Nello specifico a quasi 22mila uomini e a quasi 11mila donne.
Per quanto riguarda le fasce d'età, sono state somministrate 200 dosi ai ragazzi di 18-19 anni, 4mila dosi ai 20-29enni, quasi 9mila dosi a 30-39enni, circa 14mila a 40-49enni e 5mila a 50-59enni. Per quanto riguarda gli over 60, quasi 2mila dosi sono andate ai 60enni, 500 dosi ai 70enni e 23 dosi agli 80enni.
Le raccomandazioni su Johnson&Johnson
Ricordiamo che per il momento è possibile prenotare questo vaccino monodose sia nei centri vaccinali (la vela di Calatrava a Tor Vergata, l'outlet di Valmontone, la clinica Madonna delle Grazie a Velletri e il centro Nuova Santa Teresa a Viterbo. Il vaccino Johnson, inoltre, era stato scelto per rifornire le farmacie di tutta la Regione ma, stando a quanto si apprende, da luglio dovrebbe essere sostituito dal vaccino Moderna. In ogni caso, come detto, nel Lazio un cittadino con meno di 60 anni può prenotare ancora la sua dose con questo vaccino. L'11 giugno, ricordiamo, il ministero della Salute ha pubblicato una circolare in cui viene vietato l'uso del vaccino AstraZeneca su Under 60. Per quanto riguarda il vaccino Johnson, che è basato anch'esso su un vettore virale, viene riportato il parere del Comitato Tecnico Scientifico: Il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito Europeo, delle segnalazioni di VITT (trombocitopenia trombotica immune indotta da vaccino ndr.) a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen, connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione".
Il Cts ha tuttavia concluso che il vaccino Johnson&Johnson debba essere raccomandato per "soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente".