Il killer delle prostitute di Roma ha agito con premeditazione: chiuse indagini su Giandavide De Pau
Giandavide De Pau ha agito con premeditazione. È quanto emerge dalle indagini a cura della procura di Roma, che adesso chiederà presumibilmente il rinvio a giudizio del ‘killer delle prostitute'. Le accuse sono pesanti: femminicidio plurimo con le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi.
"Devo ancora vedere gli atti. Faremo le nostre contestazioni nell'udienza preliminare che verosimilmente verrà fissata tra ottobre e novembre", ha dichiarato all'agenzia Nova l'avvocato Alessandro de Federicis, legale di de Pau.
Le tre donne uccise da Giandavide De Pau a Roma
Gli omicidi avvennero a Roma il 17 novembre scorso in un appartamento di via Riboty e in un seminterrato di via Durazzo, quartiere Prati. De Pau è accusato di aver ucciso due donne cinesi e una sessantacinquenne colombiana.
Nell'atto di chiusura delle indagini, gli inquirenti scrivono che De Pau ha ucciso le tre donne "sotto l'azione combinata di sostanze alcoliche, stupefacenti e farmacologiche, con premeditazione, per futili motivi e agendo con crudeltà". Il femminicidio delle due cinesi è avvenuto, scrive ancora il pm, dopo aver "consumato con loro un rapporto sessuale" e "accanendosi in maniera brutale".
De Pau si è allontanato a piedi, ha ripreso la sua automobile e ha raggiunto via Durazzo, dove ha fatto sesso con una donna colombiana e poi l'ha colpita "ripetutamente in numerose parti del corpo con un arma da taglio".
Il racconto del killer: "Ho vagato per due giorni"
Il killer è stato rintracciato due giorni dopo i fatti a casa della sorella (è stata proprio lei a chiamare le forze dell'ordine). Agli investigatori ha raccontato: "Ho vagato per due giorni. Avevo i vestiti ancora sporchi di sangue. Ero stravolto e mi sono messo a dormire per due ore sul divano e poi, alle 6 di mattina, sono arrivati i poliziotti che mi hanno bloccato. Ricordo diessere stato nella casa di via Riboty e di avere tentato di tamponare la ferita di una delle ragazze, ma poi ho un vuoto e non ricordo più nulla. Ho avuto blackout. Non ricordo di essere stato in via Durazzo".
Giandavide De Pau ha un passato legato al clan di camorra dei Senese. Si è dovuto difendere da accuse di violenza sessuale, reati legati al traffico di sostanze stupefacenti ed è stato ricoverato per diverse volte in strutture psichiatriche.