Il governo Meloni ordina lo sgombero del Museo abitato: oggi un corteo per un lieto fine
Quando sembrava che la vicenda di Metropoliz e del MAAM si stesse risolvendo per il meglio con l'acquisizione da parte del comune di Roma, ecco che il traguardo si allontana: il governo ha diffidato l'amministrazione comunale a trovare una soluzione con la proprietà entro sessanta giorni, altrimenti si procederà con lo sgombero.
Lo stabile di via Prenestina, all'interno di un'area industriale che era un salumificio della Fiorucci, negli ultimi quattordici anni invece di diventare uno dei tanti relitti industriali arenati nelle periferie della capitale, è diventato un esperimento di autorecupero dell'area, dando casa a cinquanta famiglie e vedendo nascere il Museo dell'Altro dell'Altrove di Metropoliz, il primo e unico museo abitato del mondo, un'esperienza unica che ospita sui muri opere di centinaia di artisti arrivati qua da tutto il mondo grazie anche all'impegno e alla curatela di Giorgi de Finis.
A comprare questo scampolo di città in vendita è stata la CA.SA srl, società del gruppo Salini che ha ottenuto un risarcimento di 34 milioni con una sentenza in tribunale. Ora l'amministrazione Gualtieri è intenzionata ad acquisire l'area, così da tutelare abitanti e museo. È scritto nero su bianco, ma sessanta giorni sono veramente pochi per un'operazione di questo tipo, anche perché il piano casa deve essere ancora votato.
Ma gli abitanti e gli animatori del progetto si dicono pronti a resistere se non si trova una soluzione. "Si parla da decenni di rigenerazione urbana, ma quella portata avanti dagli abitanti e dagli artisti che sono intervenuti nello spazio della ex-Fiorucci ha qualcosa di clamorosamente inedito – si legge in una nota – Chiediamo il giusto riconoscimento di questa realtà, come le altre esperienze abitative cittadine che hanno, ognuna a suo modo, aprendo le porte alle arti e alla cultura, prodotto percorsi che sono risultati sempre capaci di arricchire una città che sarebbe un errore pensare abbia un valore solo nelle sue vestigia storiche".
Per questo oggi Metropoliz ha convocato un corteo, partito alle ore 17 circa da piazza dell'Esquilino. "Not for sale", si legge bianco su rosso sulle maglie dei manifestanti. Secondo alcune stime, sarebbero 4mila le persone scese in piazza per rivendicare il diritto all'abitare e protestare contro sfratti e sgomberi, sempre più frequenti. Oltre ai residenti, hanno sfilato anche i vari movimenti per il diritto alla casa come Blocchi Precari Metropolitani, Asia-Usb Roma, Cambiare Rotta Roma, OfficineCiviche e altre realtà.
"Non si tratta più della difesa di un posto occupato e ridato alla vita – ha dichiarato Maria Vittoria Molinari di Asia USB – Ma di scontro su un modello di città e di come poterla abitare, soprattutto in una città come Roma, con tantissimi spazi abbandonati. Noi continuiamo a lottare: non ci accontentiamo". L'obiettivo resta fare in modo che una bella storia che meriterebbe un lieto fine vada avanti, con il giusto impegno da parte delle istituzioni.