Il giallo dell’eredità di Gina Lollobrigida: un patrimonio di milioni di euro scomparso nel nulla
Un nuovo, decisivo dettaglio nella vicenda intorno a Andrea Piazzolla, il factotum di Gina Lollobrigida imputato per il reato di circonvenzione d'incapace ai suoi danni. Dell'eredità della diva, scomparsa lo scorso 16 gennaio all'età di 95 anni, non è rimasto nulla, tanto da scatenare una vera e propria battaglia legale tra Piazzolla e la famiglia della "Lollo".
Un patrimonio di dieci milioni scomparso nel nulla
Un patrimonio fatto di case, gioielli, auto, oggetti personali e denaro contante che secondo gli avvocati di Andrea Skofic e Javier Rigau, rispettivamente figlio ed ex marito della Lollobrigida, ammontava a dieci milioni di euro prima della comparsa di Piazzolla e che adesso non c'è più. Un'eredità di dieci milioni che, come riportato dal Corriere della Sera, risulterebbe del tutto scomparsa: Filippo Morlacchini, legale di Piazzolla, ritiene che il patrimonio sia stato donato in totale autonomia al suo assistito da parte della donna.
La condanna a sette anni e sei mesi
Lunedì 18 settembre la pm Eleonora Fini aveva formalizzato la richiesta di condanna a sette anni e sei mesi per Piazzolla, il massimo previsto dal codice penale in caso di circonvenzione di incapace. Secondo le ricostruzioni, l'uomo avrebbe infatti sfruttato a proprio vantaggio lo stato psicologico della Lollobrigida spingendola a considerarlo insostituibile, in "un rapporto di squilibrio a cui si è aggiunto il totale isolamento attorno alla donna" causato anche dall'assenza di contatti con i familiari, tra le altre accuse rivolte a Piazzolla in particolar modo da Skofic.
"Mia madre è cambiata dopo averlo conosciuto"
L'ingresso di Piazzolla nella vita della Lollobrigida risale al 2009 ma è nel periodo compreso fra il 2013 e il 2018 che l'ex factotum avrebbe sottratto beni e contanti della donna per un valore di almeno 3 milioni di euro: oltre ai 350 beni che sarebbero stati venduti all'asta, al conto si aggiunge anche il furto e la rivendita di una Jaguar. "Mia madre è cambiata dopo averlo conosciuto: lui si è approfittato di una sua debolezza e per questo lo ha denunciato", aveva dichiarato il figlio già nel marzo 2022. Per la difesa, invece, come riporta ancora il Corriere, la richiesta di oltre sette anni e mezzo non è che il frutto "di un parere influenzato dai media che prima ancora della presentazione della querela già avevano ribattezzato Piazzolla colpevole".