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Il Gazometro di Roma apre al pubblico: date e orari di visita da luglio a novembre 2024

Il Gazometro, nel quartiere Ostiense di Roma, apre al pubblico con cinque appuntamenti domenicali, da giugno a novembre, per scoprire l’impianto che diventerà a breve un parco scientifico. Si può visitare per quattro domeniche: 21 luglio, 29 settembre, 6 ottobre e 24 novembre, gratuitamente su prenotazione. Gli orari saranno invece indicati in un secondo momento.
A cura di Rosario Federico
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Il Gazometro di Roma Ostiense (Foto LaPresse)
Il Gazometro di Roma Ostiense (Foto LaPresse)

Per quattro domeniche, dal 21 luglio al 24 novembre, sarà possibile visitare gratuitamente su prenotazione il Gazometro, la struttura simbolo dell'archeologia industriale del quartiere Ostiense di Roma. Il sito infatti, apre al pubblico da luglio a novembre: si potrà rivivere la storia dell'area, conoscere il funzionamento del sito nel ventesimo secolo e scoprire il prossimo progetto di riqualificazione del gigante di ferro, avviato da Eni, con attività di sperimentazione in ambito scientifico, sociale e culturale. L'accesso al Gazometro è consentito da via del Commercio 9/11 e si può prenotare la propria visita attraverso la piattaforma di Eni dedicata al "Gazometro Aperto".

Quando visitare il Gazometro di Roma nel 2024: date e orari di visita

Il sito industriale del Gazometro durante le visite guidate (FotoLaPresse)
Il sito industriale del Gazometro durante le visite guidate (Foto
LaPresse)

Le visite al Gazometro, come si legge nella sezione del portale di Eni dedicata all'iniziativa sono gratuite e aperte a tutti su prenotazione.

Come prenotare la visita e dove registrarsi

Per prenotare basta cliccare sul link "Pronota la visita" e registrarsi compilando i campi richiesti. Le visite sono aperte per un totale di quattro domeniche dal mese di luglio a novembre: domenica 21 luglio, domenica 29 settembre, domenica 6 ottobre, domenica 24 novembre. In un secondo momento saranno indicati gli slot disponibili per la data richiesta. L'evento ha posti limitati e in questo momento le date risultano complete.

Arte al Gazometro

Il tramonto al Gazometro di Roma nel quartiere Ostiense (Foto Archivio)
Il tramonto al Gazometro di Roma nel quartiere Ostiense (Foto Archivio)

Il "Colosseo di ferro" ha ospitato di recente l'esposizione della mostra "Energie Contemporanee" nella rassegna "Arte al Gazometro" che ha riguardato opere di 17 giovani artisti, in una collaborazione con Spazio Taverna. La struttura sarà poi visitabile anche durante gli eventi "Videocittà – il Festival della Visione, in programma dal 5 al 7 luglio e Maker Faire Roma dal 25 al 27 ottobre.

La storia del Gazometro nel quartiere Ostiense di Roma

Quasi 90 metri di altezza, 1551 pali infissi per una lunghezza di 36 chilometri, 63 metri di diametro. Attualmente il Gazometro rappresenta un punto centrale per lo smistamento del gas in tutta la Capitale. Tuttavia la struttura ha una lunga storia che ha avuto inizio un secolo fa: gli interventi in quell'area del quartiere Ostiense furono voluti dal sindaco Ernesto Nathan. Nel 1926 è nata infatti la Società Romana Gas, che era formata da tre piccoli gasometri e dopo da una quarta struttura grande quanto quella già esistente a Berlino per consacrare l'Asse tra Italia e Germania. Nell'estate del 1937 la costruzione fu completata e il "gigante" entrò in funzione. L'Officina di San Paolo, di proprietà di Italgas e di cui il gazometro era parte integrante, fu dismessa nei primi anni '60 perché si stava diffondendo il gas metano, più naturale e sicuro.

Il futuro del Gazometro

Nel corso degli anni sono stati tanti i progetti, mai portati a termine, per una riqualificazione del Gazometro: dalla Città della Scienza alla casa dello studente fino alla Biblioteca centrale di Roma Tre. Ora il progetto di riqualificazione portato avanti da Eni. Nel mese di marzo 2020, è stato illuminato con i colori del tricolore italiano per rendere omaggio alle vittime del Covid19. Non solo: il "Colosseo industriale" è stato utilizzato come sfondo per scene di film, ed è apparso sia nell'Accattone di Pier Paolo Pasolini che nel film "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek, e videoclip musicali, come ad esempio per i Maneskin che l'hanno inserito nel loro singolo "Honey (are u coming?)  Anche il cantautore italiano Claudio Baglioni si è laureato a 53 anni in Architettura con una tesi sul restauro e la riqualificazione urbana del "Colosseo moderno" della Capitale.

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