Il fronte contro il Green Pass si divide: oggi tre diverse manifestazioni a Roma
Il fronte contro il Green Pass si presenta a questo sabato di manifestazioni più diviso che mai. Non una piazza sola ma tre diverse convocazioni, chiamate tra gruppi Facebook e canali Telegram da sigle diverse. Alle 18.00 a piazza del Popolo si è data appuntamento Forza Nuova, e sempre alle 18.00 ma a piazza dell'Esquilino è l'appuntamento di Basta Dittatura che hanno cambiato il loro concentramento proprio per non mischiarsi all'estrema destra capitanata da Giuliano Castellino che è sembrata in grado, anche con numeri esigui, di mettersi alla testa delle manifestazioni di fine luglio.
Alla prima piazza, più chiaramente neofascista, e a una seconda caratterizzata dalla presenza da discorsi maggiormente complottisti ma "apolitici", se ne aggiunge poi una terza che si presenta più moderata e che più delle altre ci tiene a non presentarsi come negazionista o no vax. Alle 18.30 a Bocca della Verità è invece il concentramento scelto dal Comitato Libera Scelta, che si presenta come "comitato di liberi cittadini, apartitico e apolitico, aperto a chiunque intenda sostenere la piena libertà di scelta in materia sanitari", ma alle cui manifestazioni hanno aderito solo un mese fa numerosi esponenti politici in particolare della Lega come Simone Pillon, Alessandro Pagano, Armando Siri, Claudio Borghi, Alberto Bagnai, ma anche Vittorio Sgarbi.
Le parole d'ordine delle tre piazze saranno sorprendentemente simili, ma divise per ragioni di opportunità e schieramento politico. L'opposizione organizzata all'introduzione del Green Pass nel nostro paese al momento sembra appartenere esclusivamente a frange dell'estrema destra e dell'universo complottista e gentista, con capacità di mobilitazione piuttosto bassa anche se a volte appariscente e rumorosa. Un'opposizione rissosa, divisa in una miriade di piccole sigle ognuna gelosa della sua visibilità, con tante leadership a contendersi il palco. E se quelli di Basta Dittatura non vogliono mischiarsi con saluti romani e nostalgici del fascismo per non screditare la propria campagna contro il Green Pass, i promotori di Libera Scelta non vogliono che nella loro piazza si esprimano le più surreali teorie del complotto. Il risultato? I no Green Pass al momento sono pochi e divisi e collocati alla destra e all'estrema destra.