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Il fratello di Matteo, in coma per una ferita alla testa: “Cerchiamo tassista che ha chiamato 118”

“Vorremmo parlare con lui per vedere se riusciamo a capire qualcosa di quello che è successo”, spiega a Fanpage.it Andrea, il fratello di Matteo Valentini.
A cura di Redazione Roma
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"Il primo a chiamare un'ambulanza è stato un tassista, di cui non so il nome e non ho la targa del veicolo. Vorremmo rintracciarlo e parlare con lui per vedere se riusciamo a capire qualcosa di quello che è successo". Andrea è il fratello di Matteo Valentini, il giovane di vent'anni trovato con una profonda ferita alla testa in viale Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti in zona Colli Aniene a Roma, lo scorso venerdì 8 aprile. Raggiunto telefonicamente da Fanpage.it lancia un appello: chi sa qualcosa si faccia avanti, in modo da capire cosa sia successo a Matteo, ricoverato ora nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I. "Mio fratello ha mandato un messaggio a un'amica all'una e un quarto, l'ambulanza è stata chiamata all'una e 22.  Il tutto è successo in quattro minuti e mezzo, massimo cinque. Vogliamo sapere cosa è accaduto, se qualcuno ha sentito uno strillo, una macchina. Accanto a lui c'era un segno di ruote come di frenata col freno a mano, perché la sgommata poi si interrompe e dopo un metro e mezzo c'è la pozza di sangue. Non ci credo che all'una e mezza di notte, in un quartiere dove alle 22 cala il silenzio, nessuno ha sentito nulla".

Matteo trovato con una ferita alla testa: nessuno si è accorto di nulla

Matteo si trovava vicinissimo a casa quella sera. Si era visto in piazza con i suoi amici, a 400 metri dalla sua abitazione. Cosa sia accaduto, ancora non si sa: ciò che è noto, è che lo hanno trovato riverso in terra, privo di conoscenza, con una profonda ferita alla testa. Un mistero, che ancora non è stato svelato. "Difficile che lo abbia investito una macchina, perché addosso non ha un graffio", spiega Andrea. Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di un'aggressione a scopo di rapina, ma degli effetti personali del ragazzo non manca nulla. "Mi hanno ridato la sua pochette con i documenti e il telefono, non è stato rubato niente". Andrea spiega che gli amici di Matteo non si sono accorti di nulla. "Hanno visto che si era fermata un'ambulanza in quel punto, ma non pensavano fosse Matteo".

D'Amato: "Chi sa, chiami la polizia"

A chiedere che sia fatta luce sul caso è anche l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. "Desidero rilanciare l’appello dei familiari e degli amici di Matteo Valentini per ricostruire la dinamica del caso. Chi sa o ha visto qualcosa chiami la Polizia. Il giovane è tenuto in coma farmacologico presso la terapia intensiva del DEA del Policlinico Umberto I, l’ospedale più importante di Roma, con un costante monitoraggio della pressione endocranica. I medici del Policlinico Umberto I si stanno adoperando in maniera appropriata per la gestione clinica del caso. Ai familiari mando un abbraccio ideale auspicando che venga fatta piena luce sull’intera dinamica dei fatti".

Di Simona Berterame e Natascia Grbic

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