Il fratello di Cipriano, il pilota morto a Guidonia: “Ha fatto di tutto per evitare le case”
"È stato un incidente, escludo che l'aereo fosse inadeguato al volo. Giuseppe era tedesco, mai superficiale sulla sicurezza. E quel campo l'ha scelto per l'ultima disperata planata, lui era esperto di volo a vela. Avrà tentato il possibile e soprattutto ha pensato prima a non cadere sulle case". A parlare, in un'intervista rilasciata a la Repubblica, è il fratello minore di Giuseppe Cipriano, uno dei due piloti morti ieri in un incidente aereo nei cieli di Guidonia. Si erano sentiti la sera prima nella chat di famiglia. Il giorno dopo, la notizia della tragedia.
Giuseppe Cipriano era un pilota esperto. Era entrato nell'Aeronautica militare nel 1996, ed era pilota istruttore di volo. All'attivo aveva 6mila ore di volo, effettuate anche al di fuori dell'Italia.
"Ho piena fiducia nell'Aeronautica e nella magistratura, sono certo che arriveranno alla verità", ha dichiarato ancora il fratello. Sull'incidente la procura ha aperto un'inchiesta per disastro aereo colposo a carico di ignoti. Anche l'Aeronautica ha avviato un'indagine per fare luce sull'accaduto. Al momento ciò che è certo è che i due aerei si sono toccati in volo: uno dei due ha perso un'ala, ed entrambi sono precipitati. Cipriano in un terreno di campagna, Meneghello tra le case. Solo una sua ultima manovra disperata ha evitato che il velivolo si schiantasse sulle abitazioni, causando così una strage.
Al momento le indagini sono ancora in corso. Tra le ipotesi al vaglio un improvviso guasto tecnico, un errore di manovra o la possibilità che uno dei due piloti abbia avuto un malore mentre si trovava alla guida.
Sui corpi di Marco Meneghello e Giuseppe Cipriano è stata disposta l'autopsia. Dopo il nulla osta del magistrato sarà possibile celebrare i funerali, che ci saranno molto probabilmente venerdì o sabato.