Il figlio di una vittima dell’incendio a Tivoli: “I pompieri non riuscivano a camminare per il fuoco”
Tra i primi che si è precipitato in ospedale questa mattina c'è anche Carlo, il figlio di Pierina Di Giacomo, una delle tre vittime dell'incendio all'ospedale di Tivoli della sera di ieri 8 dicembre. "Non sapevo nulla, hanno informato mia sorella che mi ha poi avvisato", precisa Carlo Camiciola. L'uomo ha raccontato a Fanpage.it che la madre era in ospedale da poche settimane per un problema respiratorio, ma stava bene. Non sembrava essere in pericolo di vita. Poi il fuoco e le fiamme della scorsa sera.
"Verrà eseguita un'autopsia e allora sapranno dirmi le cause esatte della morte di mia madre. Non sono riuscito ancora a vedere il corpo. Chiedo che venga fatta al più presto chiarezza su quanto accaduto", ribadisce più volte l'uomo. E poi ha aggiunto: "Mia madre era ricoverata al terzo piano. I pompieri quando sono arrivati avevano il fuoco ai piedi, non riuscivano a camminare per portare via i pazienti".
A rilasciare la sua testimonianza a Fanpage.it è stata anche la parente di un uomo morto pochi minuti prima lo scoppio dell'incendio: "Quando è scoppiato l'incendio stavano staccando le macchine a mio padre. Nel giro di pochissimo ci siamo trovati in una nube di fumo e se non era per l'intervento delle operatrici del reparto non saremmo qui a raccontare. Purtroppo eravamo intrappolati al quinto piano". Infine "ci hanno accompagnato verso la scala antincendio e siamo scesi ignari di quello che potevamo trovare. Dalle finestre noi vedevamo le fiamme". La donna ha elogiato il lavoro dei sanitari per mettere in sicurezza l'ospedale.
Cosa si sa sull'incendio
Il procuratore di Tivoli Francesco Menditto in conferenza stampa nel primo pomeriggio di oggi 9 dicembre ha spiegato sui fatti certi su cu si stanno basando le indagini: "Al momento si sa per certo che alle 23 è intervenuta la polizia di Stato, poi anche i carabinieri. Le forze dell'ordine scoprono che è scoppiato un incendio nella zona del pronto soccorso ma il fumo aveva raggiunto anche tutti gli altri piani. Immediatamente i vigili del fuoco – in tutto 60 – hanno iniziato a spegnere l'incendio e a mettere in sicurezza i pazienti: 193 malati sono stati evacuati".
Il magistrato ha anche precisato che "i deceduti purtroppo sono quattro, di cui una persona la salma è a disposizione già dei famigliari perché non di interesse della Procura. Questo paziente infatti non sarebbe morto a causa del rogo. Delle tre vittime una era ricoverata in medicina d'urgenza e due in medicina generale". La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e per incendio colposo. La parte dell'ospedale interessata dalle fiamme è sotto sequestro.
(Ha collaborato Simona Berterame)