Il figlio del deputato Fdi Antoniozzi e la gang dei Rolex: “Agiva per il piacere di trasgredire le regole”

Tancredi Antoniozzi, 23 anni, ha "una spiccata tendenza a delinquere, ma non per necessità, ma per il piacere di trasgredire le regole di civile convivenza, certo dell'impunità che deriva da una strisciante omertà". Lo scrive il gip del tribunale di Roma, Emanuela Attura, nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del figlio del deputato di Fratelli d'Italia Alfredo Antoniozzi.
È accusato di aver messo in piedi una piccola gang specializzata nel furto di orologi di lusso nei quartieri ‘bene' di Roma Nord. Le vittime venivano scelte osservando attentamente i loro profili social. Lo ha spiegato lo stesso Antoniozzi: "Studio le foto, vedo dove abitano, li seguo quando escono dalla palestra. Faccio da stalker, ma c'è chi non ci crede".
Le indagini sono cominciate in seguito a un colpo risalente allo scorso dicembre. Vittima è un ragazzo, che ha al polso un Rolex Daytona da 20mila euro. Viene seguito fino a via Cavalier d'Arpino, zona Parioli, viene minacciato e derubato. A mettere a segno la rapina non è Antoniozzi, ma un suo complice. Lui assiste a tutto da un'auto poco distante. Scende, finge di volere aiutare la vittima e tenta di estorcere altri 8mila euro al ragazzo.
Un membro della gang, però, racconta tutto alla polizia. Coinvolto inizialmente nella gang, viene intimidito e minacciato quando sceglie di non farne più parte. "Sto andando ad ammazzare di botte tua madre", una delle minacce rivolte dal figlio di Antoniozzi.
Stando a quanto si apprende, Antoniozzi aveva già patteggiato una condanna a otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale. L'accusa era di aver preso a calci alcuni carabinieri.