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Il condominio di Matteotti ha deciso: nessun riferimento al fascismo sulla targa, “rischio vandali”

È stato reso noto il verdetto dell’assemblea di condominio del palazzo in cui viveva il deputato socialista ucciso da una squadra fascista. La nuova targa, proposta dal Comune di Roma, non dovrà avere alcun riferimento al fascismo e dovrà essere più piccola di quella prevista dal Campidoglio.
A cura di Enrico Tata
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Proprio oggi, nel 100esimo anniversario del celebre discorso del 30 maggio 1924 di Giacomo Matteotti, il Corriere della Sera ha reso noto il verdetto dell'assemblea di condominio del palazzo in cui viveva il deputato socialista ucciso da una squadra fascista. La nuova targa proposta dal Comune di Roma non dovrà avere alcun riferimento al fascismo e dovrà essere più piccola di quella prevista dal Campidoglio.

Questo il testo approvato dai condomini:

"In questa casa visse il deputato socialista Giacomo Matteotti (1885-1924) fino al giorno del suo vile assassinio. Roma ricorda la sua battaglia in difesa della giustizia sociale e della democrazia".

Questo, invece, era il testo proposto da Roma Capitale:

"In questa casa visse Giacomo Matteotti (1885-1924) fino al giorno della morte per mano fascista. Roma pose cent'anni dopo in memoria del martire del socialismo e della democrazia"

Secondo i residenti, il riferimento al fascismo avrebbe potuto attirare vandali e favorire il danneggiamento della nuova targa.

Attualmente sul muro dell'edificio al civico 40 di via Pisanelli, quartiere Flaminio, c'è già una targa, che recita così:

"Qui abitava Giacomo Matteotti quando uscendo di casa, il 10.6.1924, andò incontro alla morte".

La targa fu apposta, senza autorizzazione ufficiale, dall'architetto Paolo Marocchi, inquilino del quinto piano del palazzo di via Pisanelli.

Come ricordato, oggi è il 100esimo anniversario del celebre discorso del 30 maggio 1924, in cui Matteotti denunciò in Parlamento le violenze fasciste alle elezioni del 6 aprile di quell'anno. Per l'occasione la Camera dei deputati ha organizzato una mostra e una cerimonia celebrativa. Presenti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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