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Il Comune di Roma accelera su Atac, ma mancano i soldi: biglietto a 2 euro o taglio agevolazioni

La giunta Gualtieri approva le linee guida del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Atac. Ma la questione dei 22 milioni di euro mancanti è tutt’altro che risolta: aumento del costo del biglietto Bit a 2 euro oppure taglio di tutte le agevolazioni ai cittadini?
A cura di Enrico Tata
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Un piano ambizioso che nelle intenzioni della giunta capitolina servirà a rilanciare Atac e il trasporto pubblico locale di Roma nei prossimi tre anni. Ma la questione dei soldi mancanti, 22 milioni di euro all'anno per tre anni, è tutt'altro che risolta. Tre strade sono percorribili per recuperare il denaro necessario alla predisposizione del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Atac: uno sforzo economico da parte del governo Meloni o della Regione Lazio, un incremento del costo del biglietto Atac oppure il taglio di tutte le agevolazioni previste per studenti, anziani e fasce deboli della popolazione.

Tempi strettissimi per l'approvazione del nuovo contratto Atac

Nelle scorse ore la giunta capitolina ha approvato le linee guida del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Atac per la gestione del trasporto pubblico locale. Il documento passerà all'esame dell'Assemblea Capitolina e poi, in caso di approvazione, sarà pubblicato per sessanta giorni sul sito dell'Anac. Solo allora si potrà procedere all'approvazione definitiva del nuovo contratto di servizio. L'intenzione dell'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, è quella di approvarlo entro il 31 dicembre, ma i tempi sono strettissimi.

Il piano di Gualtieri per rilanciare Atac

Ma cosa prevede il nuovo contratto? In breve, il potenziamento dell'offerta, sia in termini di qualità che di quantità del trasporto pubblico. Dovranno essere garantiti 96 milioni di chilometri nel 2024 per le linee di superficie e 7,35 milioni di chilometri per la metro. Nei tre anni successivi è previsto un incremento delle percorrenze per ottenere una crescita della produzione di superficie di 1 milione di km l’anno, passando da 96 a 99 milioni di chilometri.

L'offerta della metropolitana dovrà crescere di oltre il 40 per cento, soprattutto grazie all'apertura della nuova tratta della Metro C San Giovanni-Colosseo, con un incremento della frequenza dei treni, passando da 44,1 a 62,3 milioni di km/anno. In generale completamento degli interventi infrastrutturali in corso sulle Linee A e B e della manutenzione straordinaria dei treni, l'arrivo di nuovi treni e l'inaugurazione delle nuove fermate della Metro C consentiranno di incrementare l'offerta.

Gualtieri: "Ripartiti investimenti su mobilità del futuro"

"Abbiamo fatto uscire Atac dal concordato fallimentare in cui l’avevamo trovata e sono così ripartiti gli investimenti sulla mobilità del futuro", ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri. “Oggi approviamo le linee guida del contratto di servizio e le sue gambe finanziarie. Portiamo a termine un processo che ha già visto tornare in strada centinaia di bus, acquistandone oltre 1.150 insieme a 121 tram e 36 treni della metropolitana. E poi completando il rifacimento atteso da decenni dei binari dei tram e di quelli della Metro A rimasti fermi al 1979. Un lavoro enorme e senza precedenti".

Secondo l'assessore Patanè, l'approvazione delle linee guida del nuovo Contratto di Servizio "rappresentano un presupposto essenziale per garantire all’Azienda, dopo l’uscita dal concordato preventivo, di riprendere la forza economica e tornare dunque alla piena efficienza. Il prossimo Contratto di Servizio conterrà obiettivi sfidanti per Atac che, migliorando il servizio dal punto di vista della qualità, della quantità di chilometri e della sicurezza, contribuirà a rendere il trasporto pubblico di Roma finalmente all’altezza di quello delle più grandi capitali europee".

Il problema dei 22 milioni di euro mancanti

Come anticipato, però, i problemi economici restano: i 22 milioni di euro mancanti, 66 milioni in tre anni, ancora non sono stati garantiti dalla Regione Lazio. Roma Capitale ha proposto a Rocca di reperirli aumentando il costo del biglietto Bit, che passerebbe da 1,5 euro a 2 euro. Dal momento che la giunta regionale non ha ancora risposto ufficialmente in merito, la soluzione proposta da Gualtieri e Patanè è il taglio di tutte le agevolazioni tariffarie: quelle per gli anziani, quelle per gli studenti e quelle per le famiglie più deboli.

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