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Il Circeo resta ai privati, fallita la trattativa della Regione Lazio

Fallita la trattativa della Regione Lazio per l’acquisto di 200 ettari del promontorio del Circeo al prezzo di 300mila euro. Ad aggiudicarsela un privato dopo otto anni che era in vendita. Leodori e Lombardi: “Vigileremo sull’uso dei terreni affinché sia tutelata e protetta l’area del Parco del Circeo”.
A cura di Alessia Rabbai
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Il promontorio del Circeo resta ai privati. Sarebbe fallita la trattativa della Regione Lazio per l'acquisto al prezzo di 300mila euro. A farsi avanti il vicepresidente PD della regione Lazio con delega al Patrimonio Daniele Leodori e l'assessora Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale Roberta Lombardi, comparso un annuncio di vendita sul sito si un'agenzia immobiliare. Si tratta di un area verde, circa 200 ettari per metà boschivi tra Quarto Caldo e Quarto Freddo, facente Parte del Parco Nazionale, nella quale non è possibile edificare nulla per vincoli ambientali, ma che può essere destinataria solo di progetti per la sua tutela. Ad essere in vendita però non sono direttamente i terreni ma una società privata e non è stato dunque possibile per la Regione acquistarli direttamente. Da quanto si apprende i soci della società proprietaria, la Stocken Meer, hanno venduto le loro quote, così, a distanza di otto anni, la procedura di vendita è in chiusura, ma non si conosce ancora chi sarà il nuovo proprietario.

"Vigileremo sulla tutela del Circeo"

"Siamo entrati in corso d'opera in una trattativa tra privati offrendoci di acquistare i terreni del Circeo oggetto dalla compravendita proprio per restituire ai cittadini e alla comunità un pezzo fondamentale del nostro patrimonio naturalistico, archeologico e culturale – dichiarano in una nota congiunta Leodori e Lombardi – Attraverso la direzione Demanio abbiamo comunque fatto un ulteriore tentativo chiedendo alla società di farci incontrare l'acquirente, con cui era già stata concordata la vendita, che però si è rifiutato. Abbiamo fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità. Purtroppo non possiamo obbligare una società privata a scegliere la Regione come acquirente al posto di un altro con cui ha già siglato un accordo" spiegano. "Ma una cosa è sicura – ci tengono a sottolineare – vigileremo sull'uso di quei terreni affinché sia tutelata l'area protetta del Parco del Circeo ed impedire qualunque tipo di azione possa minacciarne la bellezza e l'integrità".

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