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Il centrodestra e la guerra intestina senza fine nel Lazio di Francesco Rocca

Ancora stallo in merito alla trattativa interna al centrodestra nel Lazio, con Forza Italia che chiede più potere e spazio in giunta. Rocca: “Un rimpasto? Vediamo cosa avviene nei prossimi giorni. Noi non ci abbiamo mai pensato. Ora sto attendendo alcune risposte, ma tutto questo senza che la nostra azione si sia mai fermata”.
A cura di Enrico Tata
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Un battaglia interna al centrodestra laziale che dura ormai da più di cinque mesi. Da una parte Forza Italia che reclama più spazio e potere in giunta, forte del fatto di essere passata da 3 a 7 consiglieri regionali in meno di un anno. Dall'altra Fratelli d'Italia e Lega che non vogliono cedere terreno agli alleati. Nel mezzo il presidente del Lazio, Francesco Rocca, che minaccia di risolvere la situazione facendo di testa sua. Per il momento, tuttavia, una soluzione ancora non è stata trovata, nonostante per la trattativa siano scese in campo in prima persona anche Giorgia e Arianna Meloni.

Sul quotidiano La Repubblica si ipotizzava per la giornata di oggi l'annuncio di una possibile soluzione: Luisa Regimenti, Forza Italia, attuale assessora al Personale, al posto di Roberta Angelilli, attuale vicepresidente. Ma oggi il presidente Rocca ha blindato la sua vice: "Sono orgoglioso di averla come vicepresidente. Lo dico tanto per chiarire alcuni passaggi…".

Rocca ha ammesso che esiste un "confronto fisiologico" all'interno della sua coalizione, che però, a suo dire, non sta fermando l'azione amministrativa della sua giunta: "Io dico che non si è mai fermata. Un rimpasto? Vediamo cosa avviene nei prossimi giorni. Noi non ci abbiamo mai pensato. Ora sto attendendo alcune risposte, ma tutto questo senza che la nostra azione si sia mai fermata. Dobbiamo essere anche più bravi noi nella comunicazione. Stiamo lavorando ma passa l'idea che ci sia una crisi".

Intanto le opposizioni attaccano, parlando di una maggioranza di centro destra "ormai contro sé stessa e non più in grado di governare la Regione". In una nota i consiglieri del Partito democratico Mario Ciarla, Emanuela Droghei e Daniele Leonori scrivevano ieri che "la presunta unità della maggioranza, sbandierata ieri in Commissione Trasparenza a fronte della nostra richiesta di dimissioni dell’assessore Righini, si infrange già il giorno dopo proprio su un atto presentato dallo stesso Righini. Lacerata da mesi da una faida interna senza soluzione, la maggioranza è ormai contro se stessa e non più in grado di governare la Regione”.

E oggi, si legge in una nota congiunta dei capogruppo di opposizione Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Iv), Adriano Zuccalà (M5s), Alessio D`Amato (Azione) Claudio Marotta (Avs) e Alessandra Zeppieri (Polo progressista): "Ormai siamo arrivati a Fratelli d'Italia che smentisce Rocca. Il presidente del Lazio non aveva fatto in tempo a dichiarare che nel Lazio non c'è nessuna crisi di maggioranza, che la paralisi di questi mesi è tutta panna montata che il segretario regionale di Fratelli d'Italia Trancassini lo smentiva categoricamente arrivando a dichiarare che senza soluzione alla crisi si va al voto. Più che panna montata, una maionese impazzita. Adesso basta, si torni davvero a votare".

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