Il caso dei candidati di Casapoud in lista. La Lega: “Non abbiamo fatto nessun accordo”
Casapound tenta la corsa al Campidoglio, è di queste ore la notizia di una presunta candidatura con la Lega a sostegno dell'aspirante sindaco di centrodestra Enrico Michetti alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. I nomi sono quelli di Alessandro Calvo, Alessandro Aguzzetti e Simone Montagna. Maurizio Politi, consigliere comunale candidato con la Lega ha detto ha Fanpage.it di non conoscerli, di non sapere se siano ancora dentro il partito di estrema destra e, aspetto più importante, che ad oggi non c'è alcun accordo politico con Casapound. L'ipotesi è che siano nomi che il partito di estrema destra ha l'intenzione di infilare tra i concorrenti delle elezioni locali, tentando questa strategia per cercare di farsi largo nel territorio. Nel passato di Montagna ad esempio c'è il tentativo di candidarsi come presidente al XIII Municipio alle elezioni del 2016, e due anni dopo alla Camera. Aguzzetti, candidato nel 2013 al X Municipio di Ostia, non è stato neanche lui eletto. Calvo sempre nel 2013 ha aspirato alla guida del XI Municipio.
Insuccessi elettorali per Casapound di Gianluca Iannone, che sembra essere ormai in crisi, dopo il flop nella politica, il ban da Facebook, il cambio d'atteggiamento e narrazione da parte dei media nei confronti del movimento, per la scomparsa del tema dell'immigrazione dall'agenda della politica per l'emergenza coronavirus e per la difficoltà di trovare spazio e visibilità nelle proteste no vax, no green pass, anti dittatura sanitaria. Nei giorni scorsi si è svolta la festa nazionale del movimento a Grosseto, con Simone Di Stefano, presentato ancora come presidente dell'organizzazione. Il volto simbolo della stagione elettoralista sembra essere stato messo da parte, in favore di altri esponenti come Luca Marsella e Carlotta Chiaraluce di Ostia. Tre giornate che hanno visto al presenza di esponenti della Lega e di Fratelli d'Italia e gli sponsor dei giornali di destra, come il vicedirettore della Verità Francesco Borgonovo e il direttore di Libero Vittorio Feltri, segno di un rapporto della destra politica che continua. Ciò fa pensare a candidature che punteranno ad entrare nelle realtà locali, attraverso le liste di amici di destra.