Il carabiniere che ha ucciso Fidaleo e ferito l’ex: “Sento l’impulso di uccidere Miriam”
"Sento l'impulso di uccidere Miriam". Queste le parole che Giuseppe Molinaro, il carabiniere che ha ucciso Giovanni Fidaleo e ferito l'ex compagna, aveva detto alla sua psicologa diverso tempo fa. Subito dopo ha specificato che non avrebbe mai commesso un atto del genere, e che le sue parole erano state dettate unicamente dalla rabbia.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, subito dopo aver sentito le sue parole, la terapeuta gli ha detto che se avesse sentito un'altra volta una cosa del genere ne avrebbe parlato con le autorità.
Molinaro, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, era in cura con ansiolitici e antidepressivi prescritti da uno psichiatra dell'Arma dei Carabinieri di Roma, che vedeva circa due volte l'anno. Nel 2020 era stato sospeso dal servizio per quattro mesi in seguito a una forte depressione, dopodiché era stato dichiarato guarito ed era tornato in servizio. Aveva continuato ad andare da una psicologa privata, la stessa da cui si è rifugiato subito dopo l'omicidio di Fidaleo, avvenuto il 7 marzo all'hotel Suio Terme.
Molinaro ha sempre sostenuto di aver sparato a Fidaleo dopo essere stato minacciato da lui con una spranga. Sembra che questa però sia stata trovata all'interno dell'albergo, mentre il carabiniere ha sparato da fuori: segno che il direttore non avrebbe avuto proprio il tempo materiale per aggredirlo. Ha poi sparato anche a Miriam, lasciandola agonizzante a terra per poi fuggire e costituirsi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
Un amico di Miriam ha dichiarato agli investigatori che la donna gli aveva confidato di aver avuto una relazione con il carabiniere, ma di averla chiusa da tempo. Molinaro però avrebbe continuato a chiamarla, tempestandola di messaggi, tanto che lei aveva dovuto cambiare anche numero di telefono.