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Ieri a Roma raduno degli studenti per la ‘notte prima degli esami’, oggi la prima prova della maturità

Centinaia di studenti si sono dati appuntamento a piazza Sempione per la loro ‘notte prima degli esami’, per citare il titolo della famosa canzone di Antonello Venditti.
A cura di Enrico Tata
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Ieri centinaia di studenti si sono dati appuntamento a piazza Sempione, Roma, per la ‘notte prima degli esami'. Ma oggi nella Capitale e in tutta Italia cominceranno gli esami di maturità, con la prima prova, quella scritta di Italiano. Previste sette tracce su tema artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Le tracce sono suddivise in tre diverse tipologie: due analisi del testo (uno poetico e uno in prosa), tre tracce argomentative e due temi d'attualità. In totale gli studenti che oggi, a partire dalle 8.30, affronteranno la prova sono 536mila.

Fra pochi minuti le tracce saranno ufficiali e gli studenti potranno finalmente conoscere gli autori e le tematiche scelte dal ministero. Il ‘tototracce' indica come favorito Gabriele D'Annunzio, che per i ragazzi appare un nome praticamente scontato per l'analisi del testo. Possibili anche Verga e Manzoni, ma le quotazioni sono molto più basse. Le tracce scelte dal Ministero, notizia arrivata dopo l'apertura delle buste alle 8.30, sono Moravia con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti' e Salvatore Quasimodo con ‘Alla nuova luna' che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile'.

Questa mattina, prima dell’ingresso a scuola per la prima prova, studenti e studentesse della Rete degli Studenti Medi del Lazio hanno protestato contro le modalità d'esame: "Quest’anno ritorna la maturità con due prove scritte e l’orale, proprio come prima della pandemia. Dalla crisi sarebbe potuto nascere un nuovo modo di vedere la conclusione dei cinque anni passati alle superiori.Era stata infatti proprio la Rete degli Studenti Medi a chiedere che si trovasse un sistema per valutare il percorso scolastico, che non fosse tutto racchiuso in poche ore alla fine dell’ultimo anno. La didattica frontale, la valutazione numerica, la bocciatura, questa maturità, sono un modo antico di vedere l’istruzione. Invece che la costruzione di un percorso di apprendimento delle conoscenze, un’affannosa competizione per arrivare ad avere nella media un decimale in più del compagno di classe. Tutto questo, ovviamente, a discapito della salute mentale", si legge in un comunicato.

"Oggi abbiamo voluto dire che siamo in ansia. – dichiara Tullia Nargiso della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Le problematiche legate alla salute mentale sottolineate dalla pandemia vengono esasperate dal nostro sistema scolastico. Questa maturità, decisa senza interpellare la volontà di studenti e studentesse, va in questa direzione e non possiamo che denunciarne la gravità. Vogliamo che la maturità non sia più un momento in cui spingere al limite studenti e studentesse. Vogliamo che non sia una valutazione numerica a definire un percorso di cinque anni".

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Ieri, come detto, centinaia di studenti si sono dati appuntamento a piazza Sempione per la loro ‘notte prima degli esami', per citare il titolo della famosa canzone di Antonello Venditti. Hanno cantato fino a tarda sera sugli scalini della chiesa Santi Angeli Custodi, che si affaccia sulla piazza.

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