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I romani potranno fare la carta d’identità elettronica in altri comuni. Nasce il “turismo anagrafico”

I romani potranno recarsi in altri comuni della Città Metropolitana per fare la carta d’identità elettronica, e allo stesso tempo scoprire le bellezze del territorio. È l’ultima iniziativa del Campidoglio per abbattere i tempi di attesa oggi lunghi fino a sei mesi.
A cura di Redazione Roma
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Come uscire dall'incubo dei tempi infiniti per la carta d'identità elettronica? I cittadini romani che prenotano si vedono tempi anche di sei mesi per ottenere l'agognato appuntamento allo sportello. Per abbattere i tempi gli Open Day organizzati dal Campidoglio (questo sabato in nove municipi) aiutano ma non bastano. Così Roberto Gualtieri ha chiesto aiuto ai comuni della Città Metropolitana: i romani potranno fare una gita fuori porta e allo stesso rinnovare la carta d'identità. Una visita al museo, una sagra culinaria, una passeggiata tra natura e borghi, come occasione per ottenere anche il nuovo documento.

"Priorità di questa amministrazione è dare la carta d’identità elettronica a tutte le romane e i romani. Smaltire l’arretrato enorme che si è accumulato, ridurre i tempi, e fare in modo che il milione 200 mila romani che ancora non ha la Cie, ce l’abbia in un tempo almeno dimezzato rispetto a quello attuale", ha dichiarato Gualtieri, presentando le iniziative dell'amministrazione. "Un ulteriore canale alternativo per valorizzare la possibilità di fare la Cie anche in altri comuni, sia nei giorni feriali ma anche nei giorni festivi – ha aggiunto Gualtieri – Permettendo così di andare a visitare un museo, un borgo, o trascorrere una giornata di fine settimana, con la possibilità di avere sul momento la carta identità elettronica".

Si tratta come dice l'assessore al Decentramento, Partecipazione e Servizio al territorio per la città dei 15 minuti Andrea Catarci di una sorta di "turismo anagrafico". Per rendere possibile quella che descrive come "un'altra straordinaria iniziativa", sarà necessario che l'anagrafe di Roma lavori in corrispondenza all'aperta dei comuni e per questo ha già "parlato con il direttore dell'anagrafe" chiedendogli di "attrezzarsi".

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