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I romani danno i voti ai servizi: bene cultura e taxi (a sorpresa), bocciati trasporti e rifiuti

A Roma la qualità della vita è di 6,69, il secondo dato più alto di sempre: dal rapporto Acos emerge il “paradosso dei taxi”, considerati un servizio valido nonostante le tante polemiche degli ultimi tempi.
A cura di Simone Matteis
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Rifiuti, trasporti e cimiteri bocciati, promosse invece acqua potabile, cultura e taxi, un po' a sorpresa. Sono questi i principali verdetti che emergono dall'ultima indagine sulla qualità della vita realizzata da Acos, l'Agenzia per il controllo di Roma Capitale, che periodicamente raccoglie i "voti" dei cittadini romani sullo stato dei servizi pubblici della Capitale.

Qualità della vita in aumento

Secondo un campione composto da 5.762 persone, su una scala di valori da 1 a 10 la qualità della vita a Roma si attesta a 6,69, il secondo dato più alto dal 2007 dopo il 6,74 registrato lo scorso anno: "Un trend positivo, con il 70 per cento dei cittadini soddisfatti e un voto medio sulla qualità della vita in controtendenza rispetto al periodo 2013-2019", ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri.

Bene la cultura, male il decoro urbano

I servizi indicati come migliori dai cittadini intervistati riguardano l'ambito culturale, su tutti i musei comunali (7,5), l’Auditorium (7) e il Palaexpo (7). Molto bene anche le farmacie comunali (7,5), mentre il servizio considerato più importante è quello dell’acqua potabile (7,2). A fare da contraltare a questi dati, i voti negativi che bocciano senza riserva l'igiene e il decoro urbano: male i servizi cimiteriali (5,4), la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti (entrambe a 4,6).

Il "paradosso" dei taxi

Chiamati a esprimersi sullo stato dei trasporti pubblici, gli intervistati con i loro giudizi restituiscono le principali criticità note da tempo: metropolitana (5,9), autobus e tram (5,6) calano rispetto allo scorso anno e non superano la sufficienza. Un po' a sorpresa, a convincere di più sono proprio i taxi (6,3) ma, come si legge sul rapporto Acos, il dato è una riprova di come il servizio interessi poco i romani al contrario di chi arriva nella Capitale da fuori, per lavoro o turismo.

"Un paradosso" ha commentato Gualtieri, che ha approfittato di questa rilevazione per tornare sulla questione taxi diventata incandescente, soprattutto dopo lo sciopero del 10 ottobre indetto per protestare contro l'incremento delle licenze previsto dal decreto Asset: "Il dato positivo non fa venir meno, nella piena collaborazione con la categoria, la volontà di procedere sulla strada indicata: servono mille nuove licenze".

Dove si vive meglio?

Volendo poi approfondire nel dettaglio i dati relativi ai singoli municipi, la migliore percezione della qualità della vita si ha nel centro storico (6,75) e nei municipi II (6,74), VI (6,73) e IX (6,72), mentre in fondo alla classifica c'è il municipio IV (6,47), considerato il peggiore anche per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti (4,4). Nei prossimi 5 anni questi dati tenderanno a rimanere invariati secondo il 65% degli intervistati, mentre solo il 7,3% crede in un miglioramento.

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