I primi 100 giorni da sindaco di Gualtieri, De Priamo (Fdi): “Bilancio deludente, Roma ancora ferma”
Andrea De Priamo, consigliere di Fratelli d'Italia in Assemblea Capitolina e presidente della Commissione Trasparenza in Campidoglio, ha tracciato un bilancio dei primi cento giorni da sindaco di Roberto Gualtieri ai microfoni di Fanpage.it.
Sono trascorsi i primi 100 giorni dall'elezione del sindaco Gualtieri. In generale qual è il bilancio dell'azione di questa giunta?
Un bilancio deludente. Gualtieri ha vinto in modo largo le elezioni e si trova davanti un'opportunità importante: quella di poter aprire una fase di rilancio della città perché comunque oggettivamente ci sono degli eventi e delle condizioni anche economiche, il Pnrr, il Giubileo del 2025, la possibilità di Expo, che permettono di sperare nel rilancio della città. Quindi ci saremmo aspettati una partenza un po più sprint, diciamo così. Ci sembra invece che ci sia una certa lentezza. Ci sembra che su certi temi ci sia una sostanziale continuità, al di là di quello che si dice, con i 5 Stelle e con la Giunta Raggi.
Nei primi mesi il tema su cui l'amministrazione ha lavorato di più è stato quello della pulizia straordinaria della città. A Fanpage.it il sindaco Gualtieri ha dichiarato che sicuramente Roma "è una città più pulita di come l'abbiamo trovata. Ma non è ancora pulita come merita una grande città"…
Gualtieri è sicuramente stato incauto nel dire che in pochissimo tempo, appena due mesi, si sarebbe pulita la città. Una città che vive una crisi dei rifiuti tale che necessita un intervento di sistema e che richiede molto più tempo per essere risolta. È stata data una sgrossata, sicuramente, ma molte zone sono ancora sporche. In generale il sistema di raccolta dei rifiuti è confuso e una cosa che Gualtieri aveva messo nel suo programma e che era anche nel nostro era quella di creare la cosiddette Ama di municipio. Ad oggi, però, sono state fatte soltanto delle nomine su questo.
Recentemente la giunta ha deciso di chiudere anticipatamente i minimarket del centro di Roma per contrastare la ‘mala movida'. Siete d'accordo?
Secondo noi è un provvedimento insufficiente. Il tema della mala movida è un tema molto serio e noi lo segnaliamo da molto tempo. Siamo favorevoli alle chiusure dei minimarket, ma farlo solo in nel primo e nel secondo municipio significa portare il degrado in periferia, negli altri municipi. Occorre estendere il provvedimento a tutta la città.
È stato approvato il bilancio di previsione che voi, consiglieri di Fratelli d'Italia, giudicate "decisamente insufficiente". Perché?
Intanto non c'è stata un'adeguata discontinuità con la giunta Raggi. Questo bilancio non mette in campo provvedimenti che sono mancati negli scorsi anni, non mette in campo nuovi investimenti, è un bilancio molto incentrato sulla spesa corrente e quindi sulla spesa che non genera investimenti e non prevede adeguati ristori per le categorie in crisi a causa della pandemia e penso per esempio al turismo. Non ci sono stati in prima battuta gli abbattimenti per la Cosap, quindi occupazione di suolo pubblico, per i mercati rionali e il commercio. Si tratta di un bilancio sicuramente inadeguato un bilancio che non è al palo l'idea e il concetto di fare la città
Ci sono i soldi del Pnrr, ci sarà il Giubileo del 2025 e la possibilità di ospitare l'Expo. Su questi temi come si sta muovendo l'amministrazione?
Abbiamo apprezzato sicuramente un diverso approccio istituzionale da parte di Gualtieri e su questo c'è una differenza rispetto agli scorsi anni. C'è un'attenzione diversa al dialogo istituzionale e al confronto, cosa che è mancata negli ultimi anni ed ha fatto male alla città. C'è stata inoltre un'apertura con la creazione di commissioni speciali su questi eventi la cui guida è stata affidata anche in parte alle opposizioni. Su questi appuntamenti, tuttavia, nel merito ad oggi non vediamo ancora grandi interventi.
In commissione Trasparenza, che lei presiede, si è discusso delle moltissime nomine nello staff di Gualtieri e sull'opportunità di fare tutte queste assunzioni. Che ne pensa?
Ad oggi non sono emerse irregolarità, però è emerso che sono state fatte molte nomine rispetto alle altre amministrazioni. Soprattutto quasi tutte le nomine hanno carattere politico. Certamente si tratta di nomine fiduciarie ed è quindi legittimo, ma qua abbiamo praticamente un organigramma di partito che si va a sovrapporre all'amministrazione e questo ci preoccupa perché dà l'idea di una visione pericolosa della gestione della pubblica amministrazione. Per carità, ognuno ha diritto di avere collaboratori anche politici, ma bisognerebbe pensare anche alle professionalità e a far lavorare bene la città più che agli organigrammi di partito.
Un voto alla giunta Gualtieri?
Io darei 5. Mi sembra un giusto voto, considerando che il tempo è ancora poco per poter esprimere un giudizio compiuto. Però per arrivare alla sufficienza Roma e il suo sindaco avrebbero aver fatto parlare un po più di loro in questi in questi giorni, ovviamente in modo positivo. Se si dice che si rimette a nuovo la città, la città deve essere pulita e deve essere messa in campo una immagine e una sostanza di una città che riparte. Ma Roma, invece, non è ancora ripartita.