I presunti contatti tra Libero De Rienzo e lo spacciatore che gli avrebbe venduto l’eroina
Libero De Rienzo avrebbe contattato uno spacciatore tramite Whatsapp utilizzando un numero che aveva chiesto a un suo amico. "Oh prima mi ha risposto, mi ha detto non prima delle 3, le 4 mo lo sto a chiamà a rotella e non mi risponde… vuoi provare a chiamarlo te?". Questo sarebbe il testo di un messaggio inviato da De Rienzo al suo amico, secondo quanto riporta l'agenzia AdnKronos. Quest'ultimo avrebbe dichiarato ai carabinieri di aver più volte assunto eroina insieme all'attore napoletano. "O ci penso io… ma tra l'altro io mi rubo una cosetta e il resto te la lascio…", avrebbe risposto a De Rienzo in quell'occasione. Questi messaggi sono contenuti nell'ordinanza con cui il pm Francesco Minisci ha chiesto il carcere per Lamin-Minte Mustafà, 32 anni, cittadino del Gambia, accusato di aver venduto la droga a De Rienzo. Nell'ambiente si faceva chiamare Alì e, secondo i carabinieri, spacciava in quella zona, che era solito raggiungere in metropolitana.
Carcere per il presunto spacciatore: "Sussiste pericolo di fuga"
Gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto la misura cautelare del carcere perché l'uomo risulta "già essere gravato da due ordini di espulsioni a cui si e' sottratto" e perché "sussiste il pericolo di fuga". "Sulla base di elementi e di fatti obiettivi è ragionevole ritenere che l'indagato, ove non si intervenga con urgenza, si sottrarrà ad una successiva misura cautelare tesa ad impedire la reiterazione dei gravi, sistematici, reiterati e abituali reati per i quali si indaga", si legge nel testo dell'ordinanza.
I tabulati proverebbero i contatti tra De Rienzo e il 32enne
L'analisi dei tabulati telefonici dell'utenza di De Rienzo proverebbe la presenza dello spacciatore nei pressi dell'abitazione dell'attore nel pomeriggio del 14 luglio scorso. Il 32enne è accusato di aver venduto l'eroina all'attore e ad altre tre persone. L'utenza del 32enne, nello specifico, proverebbe un movimento in avvicinamento e in allontanamento dall'area dove si trova la casa di De Rienzo. La connessione internet avrebbe agganciato in particolare, tra le 16.15 e le 16.41, la cella di via Aurelia distante meno di 600 metri dall'abitazione dell'attore. Tra i due telefoni sarebbe avvenuta una chiamata di pochi secondi alle 16.15. Il telefono dell'attore sarebbe agganciato alla cella di via San Pio V e quello dello spacciatore in via Aurelia.
L'autopsia ‘non risolutiva'
Sulle cause della morte di Libero De Rienzo, trovato morto all'interno della sua abitazione, ancora non c'è certezza. L'autopsia non è stata risolutiva e per i risultati degli esami tossicologici bisognerà attendere ancora qualche giorno.