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I lavoratori che lavorano nello stabilimento pneumatici di Tivoli denunciano: “Ci hanno licenziato su Whatsapp”

La denuncia arriva da quindici lavoratori di una cooperativa che opera all’interno dello stabilimento Yokohama di Tivoli, provincia di Roma. In seguito alle proteste, stando a quanto si apprende, sono stati reintegrati.
A cura di Enrico Tata
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"Ci hanno licenziato con un semplice messaggio su Whatsapp". La denuncia arriva da quindici lavoratori di una cooperativa che ha in appalto alcuni lavori all'interno stabilimento Yokohama di Tivoli, provincia di Roma. Nella storica fabbrica di pneumatici, che in passato è stata di proprietà di Pirelli e Trelleborg e ora della multinazionale Yokohama, i dipendenti della cooperativa sono stati sospesi dall’attività lavorativa (quindi anche dal loro stipendio) per un tempo "indefinibile, con conseguenti ripercussioni sul sostentamento delle relative famiglie".

La vicenda riguarda la Cooperativa Car on Click, consorziata del Consorzio Rolando Innocenti, affidatario e titolare di alcuni contratti di appalto di servizi svolti presso lo stabilimento Yokohama di Tivoli.

Tale condizione, spiega in una nota la Filt Cgil, "genera inevitabilmente una forte preoccupazione, per i contenuti e per le modalità, in tutti i lavoratori che operano in appalto presso il sito produttivo Yokohama. Ci giunge inoltre notizia di alcune nuove assunzioni all’interno del consorzio e/o cooperative che operano in appalto per espletare verosimilmente le lavorazioni non più operate dai lavoratori senza stipendio".

Si tratterebbe, spiegano i sindacalisti "di un anomalo “turnover” che sostituirebbe questi lavoratori “licenziati” per assumerne altri lavoratori ai quali vengono applicate condizioni contrattuali di minor tutela, meno diritti e meno stipendio. La Filt Cgil sarà al fianco dei lavoratori e attiverà, da subito, ogni azione di lotta necessaria a tutelare i lavoratori lasciati a casa senza lavoro e senza stipendio con un “semplice whatsapp”".

La vicenda è stata ripresa anche da Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera: "Non si possono licenziare 15 lavoratori via whatsap. Da un giorno all'altro e senza nemmeno un'interlocuzione preventiva con il sindacato vengono buttati fuori dal lavoro e lasciati senza stipendio. E' quanto ha deciso di fare la multinazionale che ha acquisito il vecchio stabilimento della Pirelli disapplicando il Contratto collettivo nazionale e procedendo ad assumere altri lavoratori senza le stesse garanzie"

"Chiederemo con un'interrogazione parlamentare al governo di aprire un tavolo di crisi immediato e far recedere l'azienda dai licenziamenti. In Italia esistono leggi che tutelano i lavoratori che vanno preavvisati con tempi e modalità diverse da un semplice sms. Qui siamo davanti a un sopruso inaccettabile che va stigmatizzato con forza", ha dichiarato Scotto in una nota.

La Yokohama: "Non sono nostri dipendenti"

In una nota la Yokohama precisa che la vicenda riguarda personale impegnato "presso la Cooperativa “Car on Click”, consorziata del Consorzio Rolando Innocenti, affidatario e titolare di alcuni contratti di appalto di servizi svolti presso lo Stabilimento di Tivoli". Risulta, quindi, "assolutamente destituita di fondamento qualsivoglia asserzione relativa a presunti provvedimenti di licenziamento adottati dalla Yokohama in relazione al personale interessato. La Yokohama, tra l’altro, ha, tra i principi ispiratori del proprio agire imprenditoriale e, conseguentemente, del Codice Etico adottato, il rispetto del capitale umano nella piena consapevolezza del suo valore e dell’importanza che esso riveste anche nel proprio processo produttivo".

La Yokohama precisa ancora in un lungo comunicato stampa:

Con riferimento alla notizia riportata sulle principali testate giornalistiche, a caratura nazionale e locale, relativa a presunti provvedimenti comminati a discapito di personale impiegato presso lo Stabilimento di Tivoli della Società Yokohama TWS S.p.a., è doveroso, in primis, rappresentare l’assoluta estranietà di Yokohama TWS S.p.a rispetto alla vicenda.

Si tratta infatti di determinazioni, di natura organizzativa e imprenditoriale, circa l’affidamento di servizi fra le consorziate dello Scrivente Consorzio Rolando Innocenti. Inoltre, per dovere di chiarezza e di evidenziazione delle verità di quanto in narrativa è necessario, quanto doveroso, proprio in ragione dei già citati rapporti infraconsortili e delle organizzazioni interne, denunciare che mai è stato comunicato un atto di licenziamento nei confronti dei lavoratori ma bensì di una sospensione legalmente tipizzata. Tale evento, tra le altre, è stato scientemente voluto al fine di poter salvaguardare i livelli occupazionali nelle more di raggiungere un riassetto delle pianificazioni consortili e poter continuare a garantire le attività lavorative e quindi occupazionali.

I lavoratori sono stati reintegrati

Stando a quanto si apprende, i lavoratori sono stati reintegrati. "È una vittoria non solo dei 15 lavoratori che potranno tornare al proprio posto di lavoro, dopo essere stati licenziati con un messaggio WhatsApp senza preavviso, ma è anche una vittoria del principio secondo cui le imprese devono rispettare le norme e i diritti dello Stato in cui operano, se vogliono davvero creare valore per i nostri territori. Ed è infine una vittoria della buona politica, e del gioco di squadra con i sindacati, con i quali in questi giorni abbiamo denunciato subito l'accaduto, assieme agli altri colleghi PD, la consigliera regionale Bonafoni e il deputato Scotto. Cambiare indirizzo è possibile ed è per questo che dobbiamo impegnarci, ogni giorno, senza abbassare mai la guardia". Così la consigliera regionale PD del Lazio Eleonora Mattia.

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