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I giardini pubblici di Castel Cellesi saranno dedicati a Fabio, annegato a 4 anni in piscina

Il 19 novembre i giardini pubblici di Castel Cellesi a Bagnoregio verranno dedicati al piccolo Fabio Guidobaldi, annegato lo scorso 20 luglio nella piscina comunale di Grotte di Castro.
A cura di Alessia Rabbai
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La piscina comunale di Grotte di Castro
La piscina comunale di Grotte di Castro

I giardini pubblici di Castel Cellesi, frazione di Bagnoregio, saranno dedicati a Fabio Guidobaldi, il bimbo di quattro anni annegato nella piscina comunale di via Bardiniana a Grotte di Castro in provincia di Viterbo la mattina del 20 luglio scorso. Il bambino verrà ricordato con l'iniziativa, in programma lunedì 19 novembre alle ore 11. "Lo avevamo promesso ai genitori, intitolare i giardini pubblici di Castel Cellesi a Fabio, dove giocava insieme ai suoi amichetti – ha detto il sindaco Luca Profili – Per l'occasione inaugureremo dei nuovi giochi. Sarà un momento per ritrovarci, trascorso qualche mese dalla tragedia, un gesto simbolico, la nostra comunità lo ricorderà sempre". Alle 16 dello stesso giorno sarà inaugurato il campo da padel, che il primo cittadino fa sapere verrà intitolato ad Angelo Selis, ucciso un anno fa da un infarto a quarantadue anni. "La forza di una comunità sta anche e soprattutto nella sua capacità di non dimenticare nessuno".

Fabio Guidobaldi annegato in piscina a Grotte di Castro

Il piccolo Fabio era residente con i genitori Ambra e Giulio a Bagnoregio, la notizia della sua prematura scomparsa ha sconvolto gli abitanti di Castel Cellesi, dove si conoscono tutti tra loro e che si sono stretti con cordoglio alla famiglia. Il giorno dei drammatici fatti Fabio era al centro estivo e in quello che pare sia stato un momento di distrazione da parte degli adulti ai quali era stato affidato, avrebbe scavalcato la recinzione che lo separava dalla piscina e ci è caduto dentro. Quando gli adulti si sono accorti che non c'era, lo sono andati a cercare e lo hanno trovato in acqua privo di sensi, ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile. Sulla vicenda la Procura di Viterbo ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e ha iscritto tre nomi sul registro degli indagati.

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