I funerali di Simona Cardone morta nell’incidente contro la Tesla: l’ultimo saluto sarà venerdì
Saranno venerdì prossimo i funerali di Simona Cardone, la sessantasettenne che ha perso la vita nell'incidente in via Laurentina, nell'impatto fra la sua Lancia Y e la Tesla che procedeva contromano, durante una corsa fatta di sorpassi azzardati su alcune delle curve più pericolose dell'arteria stradale.
Ad annunciarlo, su vari gruppi Facebook, il fratello della donna e gli amici più stretti. "Sto cercando di avvertire chiunque voglia venire al funerale di mia sorella – si legge – L'ultimo saluto è previsto alle ore 11 di venerdì in via Nazzareno Strampelli al civico 113, alla chiesa di San Romualdo".
Simona Cardone morta nell'incidente in via Laurentina
Simona Cardone è morta lo scorso sabato, primo luglio 2023, nell'incidente fra la sua automobile e una Tesla. Nella supercar stavano viaggiando cinque ragazzi di età compresa fra i 20 e i 25 anni: il gruppo, composto da tre ragazzi e due ragazze, stava procedendo probabilmente a velocità molto sostenuta lungo la via Laurentina, effettuando sorpassi azzardati e procedendo, di conseguenza, a tratti contromano.
Fino a quando hanno incontrato sulla loro strada l'utilitaria guidata dalla sessantasettenne: il suv Tesla si è schiantato contro la Lancia, in un impatto violentissimo. La donna, che stava rientrando a casa, in direzione Pomezia, dopo essere andata a comprare il cibo per i suoi amati animali, si è trovata lungo la sua corsia il suv che correva in senso di marcia opposto. Lo schianto è stato fortissimo: la donna è morta sul colpo. Due feriti gravi anche nel suv Tesla.
Incidente Laurentina: si indaga sulle cause dell'incidente
Alla guida della supercar, proprio come nell'incidente avvenuto ad inizio giugno a Casal Palocco in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni, un ragazzo neopatentato, che si è procurato l'auto di grossa cilindrata dall'azienda del padre, che si occupa della pulizia di auto di lusso. Memori del sinistro fra Lamborghini e Smart, gli agenti della Polizia Locale hanno immediatamente analizzato i telefonini dei giovani, alla ricerca di eventuali prove della distrazione del conducente.
Dal suo cellulare non risulta che stesse chattando né che stesse girando video o fosse in diretta social, come si era ipotizzato in un primo momento. Nel dispositivo, però, sono stati trovati altri video in cui si vedono auto sfrecciare anche a 250 chilometri orari lungo il Grande Raccordo Anulare o via Cristoforo Colombo.