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I funerali di Monica Vitti nella chiesa degli artisti: “Una trascinatrice, semplice e intelligente”

I funerali di Monica Vitti, la grande attrice romana morta all’età di 90 anni, sono stati celebrati nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. Le parole del parroco nell’omelia: “Una donna semplice, intelligente, colta e solare”.
A cura di Enrico Tata
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I funerali di Monica Vitti, la grande attrice romana morta all'età di 90 anni, sono stati celebrati nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. Presenti in prima fila il marito Roberto Russo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e, in seconda fila, l'ex sindaco Walter Veltroni. In chiesa anche le attrici Eleonora Giorgi, Athina Cenci, e Marisa Laurito. In piedi, è stato uno degli ultimi ad entrare, l'attore Giancarlo Giannini. "Una grandissima attrice. Purtroppo ci ha lasciato, troppi grandi ci hanno lasciato in questo periodo", ha detto Giannini.

L'arrivo del feretro davanti alla chiesa degli Artisti, scortato dai motociclisti della Polizia di Stato e preceduto dal sindaco di Roma Gualtieri, è stato accolto da un lunghissimo applauso. Tantissimi i cittadini romani che si sono presentati con un mazzo di mimose (il giallo era il colore preferito della grande attrice). Anche la bara è ricoperta di mimose e rose gialle e accanto c'è un cartello con questa scritta: "Grandiosa Monica. In paradiso, gli angeli ti porteranno, a braccia aperte ti accoglieranno, arrivederci". In piazza del Popolo è stato allestito un maxischermo per permettere a tutti di seguire la cerimonia trasmessa anche in diretta su Rai Uno.

La camera ardente, allestita nella sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata aperta per due giorni e anche oggi, fino alla chiusura, tantissimi cittadini hanno atteso in fila di poter dare il loro ultimo saluto all'artista scomparsa.

L'omelia: "Monica Vitti una donna semplice, intelligente, colta e solare"

"Tutto passa, ma quello che resta, quando si spengono i riflettori, è l'amore donato e ricevuto. Noi oggi affidiamo al Signore una grande artista. Ci stanno lasciando gli artisti di quella generazione e ci lasciano orfani. Ma confidiamo negli allievi che possano trasmettere quello che ha fatto Monica. Era semplice, intelligente, sempre ironica e scherzosa, solare, amava cucinare, giocare a carte con gli amici, una trascinatrice, viveva l'amicizia come un dono, una persona colta, si preparava e studiava molto. Ridere è un fatto serio, diceva. Lei voleva sempre mandare un messaggio importante: ridere sì, ma anche riflettere. Monica ha insegnato all'accademia di arte drammatica e al centro sperimentale di cinematografia. Agli allievi diceva che i difetti vanno sfruttati, ti rendono originale e non costruito, ti fanno rimanere autentico", le parole pronunciate da don Walter Insero durante l'omelia.

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