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I fratelli Zois sopravvissuti alle bombe si vaccinano contro il Covid: “Nati per la terza volta”

La storia dei fratelli Zois è un messaggio di rinascita e speranza. Fulvio e Radia, 99 e 97 anni, sono sopravvissuti al bombardamento del 1943 e stamattina hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid al centro Santa Maria della Pietà di Roma. “Come venire al mondo per la terza volta”.
A cura di Alessia Rabbai
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I fratelli Fulvio e Radia Zois, sopravvissuti al bombardamento del 1943 si sono vaccinati contro il Covid. Rispettivamente 99 e 97 anni, stamattina hanno ricevuto la prima dose al centro Santa Maria della Pietà di Roma. Intervistati da Fanpage.it, hanno raccontato entrambi la loro esperienza vissuta con la pandemia e com'è cambiata la loro quotidianità, decisamente diversa rispetto a prima. "Sono stanca di stare a casa, quando torneremo alla normalità ciò che desidero è giocare di nuovo a carte con gli amici, andare qualche volta al ristorante e fare un viaggio non troppo lontano, ad esempio, a Parigi" ha detto Radia, una donna che nonostante l'età è molto attiva, ama stare in compagnia e visitare posti sempre nuovi, tanto che suo figlio ha confessato: "Prima della pandemia non riuscivo mai a trovarla, le telefonavo e non mi rispondeva, era partita per Dubai da sola". Anche Fulvio racconta di essere una persona energica e dinamica: "Se non fosse per l'emergenza sanitaria, andrei a sciare tutti i giorni" spiega, dicendo che gli manca molto la montagna, uno dei suoi luoghi del cuore, all'aria aperta, dove starebbe sempre.

I fratelli Zois vaccinati contro il Covid nati per la terza volta

Fulvio e Radia, a Treviso durante la Seconda Guerra Mondiale nel bombardamento del 1943, arrivarono in ritardo al rifugio, una bomba lo colpì e morirono quasi tutti, tranne loro e altre due o tre persone che riuscirono a salvarsi per miracolo. Da quel giorno Fulvio e Radia si sentono come "nati una seconda volta". Oggi con la vaccinazione per loro è stato come "rinascere una terza volta" spiega entusiasta e commosso il figlio di Radia, contento che sua madre e suo zio abbiano ricevuto la prima inoculazione "con la speranza di tornare di nuovo, dopo le avversità vissute e che li hanno messi a dura prova, finalmente ad una vita normale".

Servizio di Simona Berterame

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