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I dipendenti Leroy Merlin che rubavano e rivendevano condizionatori e scaldabagni: truffa da 1 milione

Indagati due dipendenti del punto vendita di Fiumicino. Grazie agli accertamenti da parte dei militari è emersa una rete di rivendita clandestina dei prodotti rubati, offerti a un prezzo decisamente più vantaggioso per i clienti.
A cura di Enrico Tata
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Rubavano attrezzi, utensili, condizionatori e scaldabagni e poi li rivendevano. Valore complessivo della merce, circa un milione di euro. Due dipendenti del punto vendita Leroy Merlin di Parco Da Vinci a Fiumicino sono accusati di una serie di furti che sarebbero avvenuti tra il 2022 e il 2023. Si tratta di un ragazzo di 27 anni bulgaro e un ragazzo di 28 anni.

Oggi i carabinieri hanno notificato un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal tribunale di Civiitavecchia. Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per uno dei due e per l'altro il divieto di dimora nel comune di Fiumicino. Nell'ambito della stessa indagine sono state indagate altre venti persone che, a vario titolo, sono accusate degli stessi reati. In pratica sono ritenute complici dei due ragazzi.

Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, i due dipendenti, addetti alla logistica, alla gestione delle merci di magazzino e alla vigilanza, avrebbero rubato diversi articoli nel corso di un biennio, tra cui condizionatori, utensili da lavoro e altri materiali. Il valore complessivo è di circa un milione di euro.

L'indagine è cominciata a marzo 2023 in seguito a una denuncia presentata ai carabinieri dal direttore del punto vendita Leroy Merlin. Quest'ultimo, infatti, si è accorto della scomparsa di diversi articoli e ha deciso di approfondire. E grazie agli accertamenti da parte dei militari è emersa una rete di rivendita clandestina dei prodotti rubati, offerti a un prezzo decisamente più vantaggioso per i clienti.

Nel 2022, hanno notato i contabili Leroy Merlin, le perdite ammontavano a 800.000 euro, un numero più che dimezzato l'anno successivo in seguito all'avvio delle indagini. Tuttora sono in corso verifiche per individuare altri potenziali complici della banda.

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