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I consiglieri dem alzano la voce: “Dopo un anno serve una scossa all’azione di governo di Gualtieri”

Cinque consiglieri dem chiedono di fare un “tagliando” all’azione amministrativa di Roberto Gualtieri e chiedono una scossa al partito e al governo della città dopo la sconfitta. Con un occhio al congresso e uno alle regionali: “Per le sfide che abbiamo di fronte serve lavorare tutti insieme, vogliamo unire non dividere”.
A cura di Valerio Renzi
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A guidare l'iniziativa c'è Yuri Trombetti, con lui altri quattro consiglieri del Partito Democratico: Antonella Melito, Antonio Stampete, Carla Fermariello e Cristina Michetelli. Ieri hanno convocato un primo momento di confronto pubblico a largo dello Scoutismo, e visto il successo di partecipazione altri ne seguiranno assicurano. "Non è un'iniziativa di corrente, perché io e i miei colleghi abbiamo sensibilità e collocazioni anche molto diverse. Non è nenche un'iniziativa contro qualcuno, e sicuramente non è un'assemblea contro il sindaco Roberto Gualtieri. Quello che vogliamo è dare una scossa dopo la sconfitta al Partito Democratico anche a Roma", spiega Trombetti.

Se non è un'iniziativa "contro", però senza dubbio manifesta un disagio da parte di molti consiglieri, che già da mesi chiedono maggiore collegialità ma anche di rilanciare l'azione del PD sulla città e sui famosi territori. "Il sindaco Gualtieri e la giunta sono stati impegnatissimi in questo primo anno a mettere in cantiere le grandi iniziative per cambiare Roma: lo studio e la progettazione relativa al PNRR, il Giubileo, un piano finalmente serio per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Questo è fuori di dubbio, ma serve più concretezza, far atterrare sulla città il lavoro fatto. Prendiamo i rifiuti: benissimo il termovalorizzatore, ma sullo spazzamento della città continuiamo a essere in difficoltà".

I promotori dell'assemblea garantiscono di non star chiedendo un rimpasto ("nominare gli assessori è compito del sindaco"), ma un confronto sull'azione amministrativa sì: "Io parlo dei temi di cui mi occupo. Prendiamo la casa: il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno sul superamento dell'rticolo 5 ma è ancora lettera morta, le graduatorie per le case popolari sono ancora bloccati", spiega ancora Trombetti. Servono insomma risultati concreti sulla base dei quali girare quartieri e periferie.

Ma il tema non è solo il Campidoglio e il rapporto tra gruppo consiliare e giunta, ma anche il Partito Democratico cittadino. Trombetti e gli altri chiedono al segretario Andrea Casu di traghettare il partito verso il congresso ridando slancio all'iniziativa dei dem: "Casu ha ereditato un partito in enorme difficoltà, politica, organizzativa ed economica, travolto dall'inchiesta su Mafia Capitale, e ha fatto un grande lavoro. Ma oggi è parlamentare e il partito a Roma ha bisogno di qualcuno che se ne occupi a tempo pieno e di una nuova squadra, di un nuovo gruppo dirigente che si dedichi all'organizzazione e al radicamento, che parli con la città non solo dalle postazioni istituzionali".

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