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I carabinieri spiegano le tecniche dei ladri dietro l’ondata estiva dei furti in casa a Roma

Fanpage.it ha intervistato il maggiore Andrea Miggiano, comandante della Compagnia Roma Parioli sui furti in appartamento. Roma Nord è il quadrante più esposto, con interi condomini che si svuotano per lunghi periodi d’estate. Ecco le nuove tecniche usate dai ladri e i consigli.
A cura di Alessia Rabbai
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Il maggiore Andrea Miggiano, comandante della Compagnia Roma Parioli e la refurtiva
Il maggiore Andrea Miggiano, comandante della Compagnia Roma Parioli e la refurtiva

L'estate è il periodo dell'anno in cui tantissimi romani si allontanano dalla città per raggiungere i luoghi di villeggiatura. I condomini si svuotano e aumentano i furti nelle abitazioni, perché i ladri sentono di poter agire con maggiore libertà e tempo, data l'assenza dei proprietari. In molti si domandano se i furti in appartamento siano aumentati questa estate rispetto a quella passata, quali sono i quartieri che maggiormente i malviventi tendono a prendere di mira, i consigli e le raccomandazioni da tenere a mente. Fanpage.it per rispondere a queste domande ha intervistato il maggiore Andrea Miggiano, comandante della Compagnia Roma Parioli.

Sono aumentati i furti in abitazione a Roma rispetto alla scorsa estate?

Non riscontriamo un aumento rispetto alla scorsa estate, né agli anni precedenti, ma il classico incremento, che si verifica fisiologicamente nel periodo estivo, rispetto al resto dell'anno, complici le vacanze e l'allontanarsi dei cittadini dalle proprie abitazioni. Come Arma dei carabinieri, in sinergia con le altre forze dell'ordine, cerchiamo d'intensificare ancora di più l'attività di controllo del territorio, per prevenire questo genere di reati, sia con servizi di pattugliamento, che in abiti civili anche di sera e di notte. Ad esempio nelle scorse settimane durante dei controlli fatti alla circolazione stradale abbiamo notato più volte persone sospette, che si aggiravano in via dei Campi Sportivi – la strada d'accesso ai Parioli – e che non erano della zona. All'interno delle loro auto abbiamo trovato arnesi da scasso e le abbiamo denunciate.

Quali sono le principali tecniche utilizzate dai ladri?

Sono due le modalità di furto che stiamo riscontrando: con effrazione a finestra o porta finestra con accesso dal balcone non solo al piano terra, ma anche al secondo o terzo piano; senza effrazione con sistemi di manomissione delle serrature, che non lasciano tracce. Abbiamo infatti arrestato delle persone, che durante i furti utilizzavano la famosa "chiave a topolino" uno strumento creato in bulgaria inizialmente per i fabbri e che consente di ricalcare le serrature di base europee. Prima di entrare nell'appartamento ci sono ladri che improvvisano il furto, ma la maggior parte delle bande organizzate fanno dei sopralluoghi, durante i quali lasciano qualcosa che possa far capire loro che l'abitazione è vuota. Tempo fa venivano apposti dei segni vicino ai citofoni o alle porte. Nell'ultimo anno, in particolare questa estate, abbiamo riscontrato in più occasioni un nuovo sistema: un passaggio all'impiego del silicone, della colla o di altri strumenti, che sono invisibili, nel senso che nessuno ci fa caso, in quanto sono filamenti trasparenti, che vengono posizionati alla base esterna dell'infisso e che solo i ladri sanno di aver messo.

Parte della refurtiva
Parte della refurtiva

Ci sono quartieri di Roma più colpiti dai furti in abitazione?

Sicuramente le zone più ricche, dove i ladri sanno di poter andare a colpo sicuro. Non solo il quartiere Parioli ma più in generale il quadrante di Roma Nord è particolarmente interessato a questa tipologia di reati, perché sono abitazioni in cui mediamente risiedono persone abbienti. Chi abita nei quartieri ricchi generalmente si assenta di più dalla propria abitazione d'estate, interi palazzi si svuotano. I residenti possono permettersi vacanze più lunghe lontano dalla città, molti hanno la casa al mare.

Quali sono i consigli e le raccomandazioni da seguire?

Il primo passo è installare sistemi di allarme e impianti di videosorveglianza. Anche le grate alle finestre sono dei buoni deterrenti. Quando ci si assenta da casa per periodi lunghi può essere d'aiuto chiedere al portiere o ad un parente di svuotare la cassetta della posta, sistemare lo zerbino al suo posto quando vengono lavate le aree comuni e verificare per noi che la porta non abbia dei segni particolari. Abbiamo notato infatti che spesso durante i sopralluoghi i ladri lasciano della colla o dei fili di silicone sulla porta, grazie ai quali controllano a distanza di giorni se sia stata aperta. Spesso entrano dalle porte finestre dei balconi anche di secondi e terzi piani, in quel caso, se proprio è necessario lasciarle aperte, è importante abbassare le tapparelle, per non farlo capire dall'esterno. Attenzione anche a ciò che si pubblica sui social network: postare foto e video in vacanza o geolocalizzarci in luoghi lontani ci espone a dei rischi, perché chiunque può avere la certezza che non siamo in casa. Dunque le raccomandazioni sono di mettere in atto tutte quelle accortezze per dare sempre l'impressione che la casa sia abitata.

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